Nel presentare, un anno fa, il piano triennale dei lavori pubblici il sindaco Romoli tenne a precisare che, diversamente dalla giunta Brancati che aveva affastellato nella lista dei lavori gli interventi più diversi indipendetemente dalla copertura finanziaria, la sua Giunta intendeva suddividere gli interventi a seconda delle disponibilità o meno dei finanziamenti. Non a caso una tabella riassuntiva indicava i lavori già coperti da finanziamento (tutti reperiti dalla giunta Brancati) da quelli con contributi da reperire a carico dell’attuale amministrazione (tabella ripubblicata sul il Piccolo 29/11/08). Per farla breve, oggi si scopre che dei 49 milioni da reperire ne mancano ben 37, poichè Stato (presidente Berlusconi) e Regione (governatore Tondo) hanno stretto il cordone della borsa a causa della crisi globale (quasi un “destino cinico e baro”). E allora vediamo i lavori pubblici realizzati dalla Giunta Romoli in 18 mesi: asfaltatura di via San Gabriele; predisposizione della relativa rotatoria, ancorchè provvisoria ad un anno di distanza; predisposizione della tanto contestata rotatoria della Campagnuzza; asfaltatura di 130 metri di un controviale di corso Italia nei pressi della stazione ferroviaria; avanzamento dei lavori in piazza Vittoria con un normale ritardo di circa 6 mesi sulla tempistica originaria. E poi null’altro. Anzi no, a onor del vero completamento dei lavori in via Pasubio e via Ortigara colpevolmente dimenticati dall’amministrazione precedente. Davvero poco, quasi nulla, e ciò indipendetemente dalla copertura finanziaria. Così come indipendente dalla copertura finanziaria risulta l’ulteriore slittamento dell’inizio dei lavori in via Monache, annunciato in pompa magna all’inizio del mese di novembre 2008 per la fine dello stesso mese e di cui non v’è traccia. Certo, c’è la fiera di Sant’Andrea, poi San Nicolò di Bari, poi la festività dell’Immacolata, poi il Natale, il Capodanno, l’Epifania… Non era più semplice rispettare il cittadino con una tempificazione più accorta e senza inutili proclami? Ma d’altronde di che stupirsi se in Consiglio comunale l’assessore al bilancio dottamente disserta su “promesse amicali”, utilizzate dalla Giunta Brancati per rimpinguare il bilancio preventivo e – di contro – di “speranze ragionevoli”, ferreo criterio a cui si è ispirata l’attuale amministrazione per la quale vale senz’altro il detto “la speranza è l’ultima a morire”.
Dario Ledri
Forum per Gorizia
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