Molte donne a Gorizia iscrivono i loro figli all’Asilo Nido. Non tutte possono contare sulle nonne. Il Nido è un ottimo servizio per i bambini, a patto che venga gestito come un luogo educativo e non come un parcheggio custodito. Le operatrici dell’Asilo Nido svolgono una funzione importantissima: sono preposte a facilitare il distacco del piccolo dalla famiglia e a guidarlo nella prima socializzazione. Si tratta di un compito importante e alle famiglie dà sicurezza il fatto che il lavoro sia svolto da personale specializzato, che ha esperienza e che conosce i bambini. La recente decisione di spostare operatrici di asilo nido nelle scuole materne, dall’oggi al domani, pone forti interrogativi. Si è pensato che in questo modo il Nido perde una preziosa esperienza? Si è tenuto in considerazione il punto di vista dei genitori su questo provvedimento?
Il personale che viene spostato con ordine di servizio, verrà sostituito – come ha affermato di recente il sindaco – con personale a tempo determinato, dunque precario. Che tipo di servizio si vuole garantire ai piccoli che hanno bisogno di solide figure di riferimento e che idea si ha del lavoro dei dipendenti, spostati da un settore ad un altro come un pacco postale?
Che idea del servizio pubblico ha il nostro assessore che accorpa le mense, invitando a faticosissime autogestioni, che non permettono, come accadeva prima, il controllo dei cibi (vedi vicenda pangasio), che precarizza i servizi, che non assume più a tempo indeterminato, come aveva promesso pubblicamente in Consiglio Comunale, gli assistenti sociali dell’ambito? Se è vero che i decreti dei Ministri del governo di centro destra facilitano lo smantellamento dei servizi pubblici, non c’è dubbio che a Gorizia essi vengano applicati senza discussione da zelanti esecutori.
Anna Di Gianantonio
consigliere comunale Forum
Rispondi