Sapevamo che la politica è incapace di risolvere i gravi problemi dell’umanità, guerre, fame, miseria e crisi economica, ma che non ci riuscisse neppure nei piccoli casi quotidiani è sorprendente. La signora che dorme ai giardini, in queste condizioni climatiche, è un esempio incredibile di inettitudine della politica. Il fatto che la signora rifiuti alloggio al Polivalente e non voglia andare in strutture protette fa dire ad alcuni “allora si arrangi!”. Non viene concepita neppure la possibilità che un essere umano possa rifiutare ciò che gli viene offerto e che chieda altro, magari una macchina, o una stanza con le chiavi. Il povero non è una persona ma un essere umano standardizzato che ha pochi bisogni: mangiare e vivere in comunità. Non è concepibile nel povero il desiderio di solitudine, l’amore per la privacy, il rifiuto di ingozzarsi, la manifestazione di altri bisogni che non siano materiali. Comunque, anche ammettendo che la burocrazia abbia leggi talmente ferree che non è possibile trovare una soluzione amministrativa, magari potrebbe prevalere il buon senso che fa sì che, ad una persona che deve affrontare giornate di vento freddo, sia offerto almeno un sacco a pelo o una sistemazione provvisoria per le notti più fredde. Ma evidentemente le regole che ci siamo dati non prevedono che qualcuno esca dagli schemi manifestando una sua volontà non conforme alla nostra.
Anna Di Gianantonio
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