Provate a fare un giro e ci accorgeremo che viviamo in un luogo fantasma. Poca o scarsa illuminazione in città e lungo le vie di confine. Strade cittadine, periferiche e non, abbandonate a se stesse con buche ovunque (è sufficiente scorrere e leggere qualche articolo o foto del Piccolo o del Messaggero per rendersene conto). Vetrine dei negozi scarsamente attraenti per un compratore. La galleria Bombi (tunnel sotto il castello) chiusa da tempo con limitazione e difficoltà dei cittadini (ma anche di chi viene da fuori per andare nei casinò di Nova Gorica) alla circolazione in città. A tutto ciò va aggiunto la farsa di Piazza Vittoria con l’infinita chiusura senza che se ne veda una via d’uscita nell’immediato. A proposito che fine ha fatto il Piano del Traffico? E i progetti per attrarre turisti in città? Ma quali sono le proposte di questa amministrazione per la città? Boh!
Oramai sono in molti, ed ora lo fanno anche i comici, a considerare Gorizia la nuova “Yugo”, esattamente come, negli anni passati, i goriziani consideravano Nova Gorica.
Infatti, ora ci sono maestranze goriziane che vanno a lavorare in Slovenia, come in passato facevano gli sloveni a Gorizia.
Nova Gorica ha supermercati pieni di goriziani che vanno a fare acquisti, mentre nei nostri diminuiscono gli acquirenti. La città slovena si è modernizzata mentre Gorizia agonizza nell’immobilismo assoluto. Non si vede, né si sente una sola idea vincente o attrattiva. Che fine hanno fatto le roboanti promesse di questo sindaco? Che fine ha fatto il progetto di “grande rilancio della città” promesso in campagna elettorale? Ci stiamo accorgendo oramai in tanti, compreso quei commercianti che tanto avevano sostenuto il cambiamento amministrativo dopo “l’infausta gestione del bolscevico Brancati”, che al peggio non c’è mai fine. Probabilmente Brancati aveva idee e progetti (collaborazione transfrontaliera) proiettati nel futuro e per lo sviluppo della città. Sentiamo proposte interessantissime arrivare direttamente dal capo dello stato sloveno (la città comune con tutto ciò che significa sia culturalmente che economicamente con l’attrazione di capitali ed investimenti europei) alle quali si risponde con uno spot sul Piccolo e nient’altro.
Allora qual è lo stato di salute di Gorizia? Speravo fosse febbricitante (segno comunque di vitalità), invece constato che è lo stesso di quello di un moribondo la cui speranza di vita è quella di un medico competente e capace, esattamente ciò che serve a Gorizia, una nuova amministrazione capace di idee e progetti.
Nessun rimpianto per la giunta Brancati-Bianchini e compagni. L’unica cosa che hanno fatto per la città è dar voce alla minoranza slovena. La giunta Romoli fa quello che può in un periodo di ristrettezze, soprattutto salvaguiardando i servizi essenziali.