E ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane che noi siamo anche contro delle forze che non rappresentano gli sbagli di qualche campagna, ma alimentano le consuetudini che ci impediscono di essere ciò che vogliamo essere: una nazione.
E’ la politica che usa la religione come una scure, e il patriottismo come un randello. Una politica che ci dice che noi dobbiamo pensare, agire, e anche votare senza i limiti delle categorie che, ipoteticamente, ci definiscono. La convinzione che i giovani sono apatici. La convinzione che i repubblicani non vogliano andare oltre. La convinzione che la salute non riguarda i poveri, e che i poveri non votano. La convinzione che gli afro – americani non possano appoggiare candidati bianchi; che i bianchi non possano appoggiare candidati afro – americani; che i neri e i latini non possano camminare insieme.
Ma noi siamo qui stanotte per dire che questa non è l’America in cui noi crediamo. (South Caroline, febbraio 2008)
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