Finalmente il centro-destra regionale si preoccupa seriamente del problema della disoccupazione. Con la proposta di eliminare il limite di tre mandati in Consiglio regionale il PDL combatte il precariato dei politici, che li costringerebbe, dopo 15 anni, a cercarsi un altro lavoro. Se il centrodestra mostrasse lo stesso impegno nel garantire lavoro e aiuti al resto della popolazione, potremmo stare tranquilli. Invece la maggioranza in Regione ha smantellato il reddito di cittadinanza e gli aiuti ai precari, e dimostra un coinvolgimento viscerale solo quando si tratta di incollare il proprio posteriore alle sedie del potere.
Bisogna dire che non sono preoccupati di garantire un posto a tutti i loro colleghi (sarebbe troppa grazia) ma solo ai maschi. Infatti vogliono abolire anche la norma che prevede almeno un terzo di donne in Giunta e i premi per i gruppi consigliari con donne. Questa ostilit verso le donne in politica comprensibile: si sa che le donne hanno spesso il difetto di interessarsi troppo alle persone e ai problemi concreti, e quindi possono disturbare chi vuole godersi la beata quiete del Palazzo.
Quella che ci offrono in questi giorni i politicanti del centro-destra l’immagine più squallida della degenerazione della politica. In un momento di crisi economica gravissima, che minaccia di distruggere la vita di tante famiglie, questi signori, ignari e disinteressati al resto del mondo, passano il tempo ad escogitare strategie per non scollarsi dalla poltrona.
Il limite dei mandati, che ora vorrebbero eliminare, fondamentale per garantire il ricambio dei politici, e quindi per favorire l’afflusso di energie ed idee nuove. Ma serve soprattutto ad impedire che la politica diventi professione e carrierismo invece che servizio, ad evitare che il potere si cristallizzi su se stesso, a scongiurare che col tempo troppe leve del comando si concentrino attorno a pochi veterani e mestieranti del Palazzo.
Il timore che le recenti spudorate proposte contribuiscano ad allontanare ulteriormente la gente dalla politica. La speranza invece che la gente, con maggior convinzione e passione, al momento del voto si decida ad allontanare definitivamente dalla politica chi si occupato solo dei propri privilegi.
Giuseppe Cingolani e Nando De Sarno
Condivido totalmente la posizione espressa da Cingolani, e fa bene il Pd a contrastare in Consiglio Regionale questa “proposta indecente” della destra (anche se qualche titubanza, mi par di capire, in qualche suo uomo c’è). Tuttavia, sarebbe oòtre modo opportuno – a mio modesto parere – che analoga intransigenza fosse espressa a livello nazionale sulle modifiche alla legge elettorale per le europee che fanno intravvedere un possibile accordo su sbarramento e preferenze. Insomma, un terreno d’incontro tra PdL e PD per salvare potere e poltrone, a scapito della democrazia e del criterio di rappresentanza.
Dario Ledri