La classifica sulla vivibilità proposta secondo criteri oggettivi dal Sole 24 ore al termine dello scorso anno solare ha collocato Gorizia all’8° posto a livello nazionale. La città rientra così dopo un periodo abbastanza breve nella top ten della quale faceva parte già alla metà dell’amministrazione Brancati quando aveva raggiunto addirittura il secondo posto.
I dati che corrispondono a complessi parametri di classificazione scientificamente testati sollecitano ogni volta le reazioni dei quotidiani locali e attraverso di essi i pareri dei personaggi politici del momento. Come quella volta la Giunta Brancati non si risparmiò ampie lodi per il brillante risultato ottenuto così in questa circostanza il sindaco Romoli non ha potuto fare a meno di constatare che la sua cura sta dando i frutti e che chi non condivide tale entusiasmo gioisce della rovina della città.
In realtà le indicazioni del Sole 24 ore tutto sono meno che un assist per approvare o riprovare l’operato di chi governa; esse sono infatti accompagnate da un utile vademecum che va ad elencare i motivi di maggiore e o minore soddisfazione dei cittadini in rapporto all’anno precedente: ottima graduatoria di priorità che per il bene di tutti deve essere ben memorizzata da ogni amministratore.
Se poi si va a leggere con criteri empirici la situazione di Gorizia al termine del 2008 c’è ben poco da gioire: non esiste un organico piano di sviluppo industriale, il settore commerciale ha vissuto il proprio 11 settembre con l’apertura di un grande centro commerciale in territorio sloveno a cinque minuti dal confine con ulteriore accelerazione dello stillicidio di chiusura dei piccoli esercizi che perdura da diversi anni, la perdita secca della zona franca e l’impossibilità di mantenere i prezzi della “regionale” allo stesso più basso livello delle “pompe” slovene ha provocato la perdita di metà clienti a tutti gli esercenti distributori di benzina, mancano fondi per il decoro urbano, le strade e i marciapiedi sono in condizioni pietose, le sedi locali delle università degli studi di Udine e Trieste sono a rischio, perfino i cappuccini e la caritas sono in difficoltà con le mense sovraffollate da vecchi e nuovi poveri…
Certo, con i chiari di luna che ci si ritrova in fatto di finanziamenti chiunque si sarebbe trovato in difficoltà e a nessuno può essere imputato ciò che è nell’impossibilità di realizzare; ciò che infastidisce è leggere ogni giorno sul giornale i titoloni che sparano un prossimo “inizio” o una prossima “fine” di questi e quei lavori che vengono invece ogni volta ulteriormente dilazionati. Se la qualità della vita fosse misurata a promesse elettorali Gorizia sarebbe di gran lunga prima, se invece l’8° posto nella classifica del quotidiano economico significa che si è veramente sotto tutti i punti di vista così in alto più che da rallegrarsi c’è da chiedersi come sono ridotti la restante centinaia di capoluoghi di provincia italiani!
ma una classifica fatta dal SOLE 24 ORE, fatta dai ricchi, con gli indicatori usati dai ricchi, rispecchia le aspettative e le indicazioni dei ricchi: la Gorizia dei ricchi è all’ottavo posto! Quella dei goriziani molto ma molto più indietro!
E poi basta pensare che il SOLE usa indicatori come il Pil, che è una misura economica assurda, che esprime in termini di ricchezza qualsiasi attività, sia positiva che negativa. Una volta si diceva: tutto fa brodo. Oggi sappiamo che non è così.