Invito tutti a leggere attentamente il tanto citato giuramento di Ippocrate (http://www.unicz.it/didattica/corsi/anatomia_umana/giuramento_di_ippocrate_testo.htm).
A destare la mia attenzione sono le parole seguenti: “curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e prescindendo da ogni differenza di razza, religione, nazionalità condizione sociale e ideologia politica […] il rapporto tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul reciproco rispetto […] di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato”. Come tutto ciò si concili con quanto previsto dal ddl sulla sicurezza, secondo il quale i medici possono denunciare i clandestini, francamente mi sfugge. Spero che “le persone che siedono sulle persone giuste per decidere” siano in grado di spiegarmelo/celo. O forse tutto ciò non merita il polverone mediatico sollevato per altri casi attinenti la vita, la salute e la cosiddetta deontologia professionale?
Elsa
sono indignata per i provvedimenti del governo sull’immigrazione, pieni di violenza e razzismo. Invito le persone perbene a fare qualcosa. La tassa sul permesso di soggiorno è incredibile, oltre alla questione dei medici. Se qualcuno avesse ancora dei dubbi su chi pagherà la crisi, mi pare che il messaggio arrivi chiaro e netto.