E, dunque, per piazza Vittoria la rescissione del contratto con la Luci spa pare cosa fatta. Ciò significa un allungamento dei tempi richiesti per il completamento dei lavori di pavimentazione della piazza e della relativa viabilità di mesi, se non di anni. Davvero un capolavoro di maestria politico-amministrativa, anche se pure questa volta ci sarà qualche autorevole voce dell’attuale amministrazione pronta ad incolpare ancora e sempre la Giunta Brancati. In una qualsiasi amministrazione di centro, di destra o di sinistra un assessore ai lavori pubblici che in due anni di attività avesse raccolto tanti, ripetuti e clamorosi insuccessi (da piazza Vittoria a via Rastello, da via Monache a Piazza Sant’Antonio, e speriamo bene per via Garibaldi) sarebbe stato dimesso a furor di popolo, ma qui a Gorizia sarebbe toccato al Sindaco di dimettere se stesso, cosa davvero impossibile anche in tempi di “politica creativa”. Ebbene, al sindaco-assessore ai lavori pubblici un suggerimento per recuperare un po’ del perduto appeal in tema di efficienza: in via Ariosto si è provveduto ad asportare l’originaria malandata pavimentazione del marciapiedi per circa 30 metri (vedi foto), ma da oltre 40 giorni il cantiere risulta abbandonato. Qui non c’è da aspettare , come per piazza Vittoria, l’arrivo dell’”arenaria silicoclastica”, sono sufficienti le mattonelle grigie 20 per 20 che lastricavano i marciapiedi anche ai tempi dei nostri nonni. Un lavoro facile che non comporta ritardi di anni, solo dei 40 giorni già trascorsi.
Dario Ledri, Forum per Gorizia
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