Sulla vicenda dell’ordinanza anti-schiamazzi , della chiusura del Fly e delle notti goriziane ancora una volta i quotidiani locali sostituiscono i luoghi ordinari del dibattito politico: meno male che in questo caso almeno i giornalisti hanno svolto con trasparenza il loro mestiere e hanno rivelato quanto il sindaco e la maggioranza, favoriti da una parte dell’opposizione, si sono astenuti dal comunicare attestandosi sul solito silenzio durante il consiglio comunale dello scorso lunedì.
Tutti potranno vedere nella registrazione integrale di Telemare che andrà in onda sabato alle 13.30 come si sono svolti i lavori: il primo cittadino, come sempre, ha evitato qualsiasi comunicazione in merito nell’aula dove siedono i rappresentanti dei cittadini; il capogruppo dell’Ulivo Portelli ha agevolato il suo compito interrogandolo non con qualche domanda precisa, ma con un’interminabile requisitoria da tribunale alla quale anche un politico meno “navigato” di Romoli avrebbe reagito con onore rinviando la questione alla fatidica “risposta scritta” (cioè a mai!). Un po’ come tirare un calcio di rigore dalla parte sbagliata trasformandolo in uno splendido assist a favore della squadra avversaria: evidente il crescente rilassamento del vice-sindaco Gentile e il sollievo di molti membri della maggioranza mentre scorrevano i minuti dell’intervento fiume dell’ex presidente dell’assise cittadina.
Del resto non c’è da stupirsi troppo se a livello nazionale il Partito Democratico annuncia il proprio suicidio politico proponendo il “sì” a un referendum che – se “passerà” – attribuirà il premio al partito (e non alla coalizione) di maggioranza e non ripristinerà il voto di preferenza: un inatteso regalo assai gradito dal sempre più godurioso presidente del Consiglio
Forum per Gorizia
Era sufficiente essere presenti al Consiglio comunale di lunedì 4 maggio u.s. per verificare “de visu” il mutare dell’atteggiamento dell’intera aula consigliare all’intorcolarsi della interregozaione- requisitoria del pubblico ministero – pardon – capogruppo, del Pd Federico Portelli. Dopo l’avvio in un silenzio assoluto di aula e pubblico, con i volti di sindaco, vicesindaco e giunta resi terrei da quanto si aspettavano, man mano che il capogruppo del Pd proseguiva con l’incalzare delle domande, una volta superato il limete della decina, i volti riprendevano colore, alla ventesima domanda risultavano addirittura rosei, alla trentesima – visto lo scampato pericolo – del tutto normali e alla soglia delle quaranta domande sorridentei e rilassati. Il sindaco Romoli ne è uscito alla grande con una assunzione piena di responsabilità, rimandando al futuro prossimo le risposte che nessuno ricorderà. Chapeau!
Ma non
poteva essere altrimenti visto il formidabile assist fornitogli dal capogruppo del Pd, lo stratega Portelli.
Per restare alle cose di casa nostra, a me pare che a una pessima giunta si opponga una scadente opposizione. Che non sa, o non vuole, fare squadra, che non sa incalzare i balbettanti assessori quando non danno risposte o danno risposte del tutto evanescenti. Che crede, o addirittura aspira, a guadagnare titoli di benemerenza dalla controparte, dimenticando che in politica l’opposizione si fa non con il cuore in mano ma cercando di colpire al cuore l’avversario (ho detto l’avversario, non il nemico!) per vincere la partita politica.
Tutto ciò – poi – fa il paio con il comportamenteo del Pd sul piano nazionale: quasi che il maggior partito dell’opposizone sia colto da un irrefrenabile “cupio dissolvi” nel dare indicazione di voto per il “sì” al referendum. E, con esso, assegnado al solo Partito della Libertà (a Berlusconi, quindi) il premio di maggioranza che oggi condivide con la LEga.
Un autentico suicidio non solo del Pd, ma della democrazia nata con la Costituzione e dalla Resistenza.
Donald Lam
Non c’è da stupirsi, oramai da tempi il DP goriziano e nazionale si sono votati all’eterna opposizione. Basti pensare cosa hanno fatto con Veltroni quando hanno deciso di tagliare i ponti con la loro storia la loro tradizione, tagliando fuori tutta la sinistra dal parlamento italiano. Forse speravano che chi vota a sinistra avrebbe votato per loro. Poveri illusi, a sinistra non voteranno per chi vuol eliminate persone, partiti, storia e soprattutto idee. Chi taglia le proprie radici, fa essicare il proprio albero
Vito Dalò
A proposito di come fare opposizione. Secondo me non è necessario affiancare alla critica al modo di fare politica di Portelli le questioni nazionali del PD. Facendo così perde d’importanza la critica stessa a Portelli.
E poi, sarebbe meglio spiegare bene di che cosa si discuteva in consiglio e su cosa interveniva Portelli. E cosa invece, secondo il Forum, Portelli avrebbe dovuto dire.
Non si può consigliare i lettori del blog e gli elettori in generale di guardarsi in quella Tv l’intera registrazione della seduta del consiglio comunale; e non si può neanche costringere i lettori e gli elettori ad andare ad assistere a pallosissime sedute del consiglio comunale.Infine, a dire la verità, non ho capito la questione del calcio di rigore e dell’assist. Dario Stasi
Proviamo a rispondere. Il riferimento alle scelte del Pd sulle grandi questioni nazionali – nella fattispecie il referendum e l’indicazione per il “sì” dei vertici del Pd – credo esemplifichi in maniera puntuale il modo di intendere e interpretare il ruolo dell’ opposizione anche a livello locale. Là, con la scelta che condannerà il Paese alla vittoria del solo e unico Berlusconi se al referendum vincono i “sì”, qui con la scelta di incalzare – ma solo in modo apparente – un centrodestra fortemente preoccupato di celare l’effettiva portata e l’assoluta rilevanza delle comunicazioni intercorse tra vicedindaco e comandante in capo dei Vigili Urbani sull’annosa questione degli schiamazzi. Ho detto in modo “apperente” perchè l’interrogazione del capogrupo del Pd non constava delle canoniche una, due o tre domande dirette a cui il sindaco non avrebbe potuto sottrarsi ma si articolava in una serie infinita (oltre quaranta, credo) di domande a cui Romoli ha risposto nel solo modo possibile: da una lato assumnendosi in pieno la responsabilità della prima ordinanza (quella che ha portato alla chiusura del Fly) e rimandando le altre 39 risposte ad un successivo momento, mentre i tempo della risposta politica doveva essere “adesso”. Tra uno o due mesi quando arriverano le controdeduzioni di sindaco e maggioranza la valenza politica dell'”inghippo” tra vicesindaco e capo dei vigili sarà – presumibilmente – del tutto scemata. Insomma, due modi di fare e intendere l’opposizione che non ci convincono per niente perchè specano le opportunità che ci vengono date. Come tirare quasi volutamente a lato un calcio di rigore e consentire alla squadra avversaria di riprendere il gioco con un rilancio da fondocampo, per restare all’immagine calcistica.
Dario Ledri
Nella sua risposta alla stampa il capogruppo pd incorre in una serie di inesattezze.Il Forum sarebbe ” settarismo minoritario di sinistra”? Non mi pare che le elezioni abbiano premiato un centro sinistra che si è fatto fuori da solo, con lotte intestine tutte interne al loro schieramento. Per quanto riguarda la seria opposizione mi pare che l’interrogazione sugli schiamazzi con tante domande abbia consentito al sindaco di non rispondere sul carteggio tra vice sindaco e comandante dei vigili urbani. Se questo è fare politica di opposizione, mah, ci sono dei dubbi. Certo nessuno di noi pensa di essere un genio, ma francamente la platea degli strateghi non mi pare in questo momento molto affollata. Se invece si è trattato di un errore, basta ammetterlo, senza criticare gli altri, accusando addirittura i 103 di avere incrinato la giunta brancati, caduta, come tutti, sanno per fuoco amico. adg
Soprattutto “fuoco amico” di quella compenente del Pd che ieri faceva riferimento alla Margherita! Questo per la precisione
dielle