1° maggio 2009 Festa del Lavoro. Bandiere, striscioni e gonfaloni dei comuni isontini. Parata di popolo e festa paesana nel Parco di Gradisca.
Spicca l’assenza del gonfalone di Gorizia, per non dire di quella del Sindaco, quasi come quella del Cavaliere alle manifestazione del 25 aprile, per altro appena interrotta per motivi di “interesse elettorale”.
Bandiere bianco verdi della Cisl. Bandiere azzurre della Uil. Bandiere rosse della Cgil. E poi quelle di Rifondazione, di Sinistra e Libertà. Persino una solitaria bandiera di Sinistra Critica.
Ma del Pd nemmeno l’ombra. Non uno straccio di vessillo, non un volantino ma una totale desolante assenza e lontananza dal mondo del lavoro e dai suoi problemi. Non c’è il segretario comunale di Gorizia e nemmeno il capogruppo in Consiglio comunale. Forse hanno puntato tutto su Veronica, a cui Veltroni aveva offerto anche un seggio. Forse è sole segno dei tempi: si preparano al silenzio di regime.
Donald Lam
E’ vero che ci sono state queste assenze, ma non condivido il fatto – aiuto! chi lo sente al Donald Lam!- che siano tirate in mezzo le due persone citate, segretario pd e capogruppo, che possono avere avuto altre cose da fare, qualche impedimento. Il mio non è buonismo, ma non credo francamente che si apprestino a lasciare spazio al regime: comunque preferisco badare alla trave che mi sta sfondando la cornea e sono interessata a continuare la discussione a sinistra.Mi è sembrato molto triste il fatto che al primo maggio tre persone, tre amici con cui parlo, avessero sulla spalla tre diverse bandiere. Non è più sopportabile questa frammentazione che deprime le persone, crea un senso di sfiducia, un cupio dissolvi insopportabile, quando si pensi ai formidabili nemici che dobbiamo combattere. Adesso voterò Igor Komel perchè lo stimo, ma in generale, questo stato di coma vegetativo della sinistra va mantenuto o sarebbe meglio fare come il papà di Eluana? Non è che questi due gruppi (RC e Sinistra e Libertà) quand’anche arrivassero al 4%, poi penseranno entrambi di avere ragione e difenderanno i loro recinti? La religione non ci insegna forse che per risorgere è necessario, ahimé, prima morire? Ti prego Donald, pensiamo ai nostri affari, il pd ha già veltroni e binetti nuovamente in circolazione.
adg
Caro/a Adigi,
come tu ben sai Donald Lam non rifiuta mai una sollecitazione, o una provocazione che dir si voglia. E allora, per quanto riguarda l’assenza fisica di due persone, tu sei troppo intelligente per non capire che non di questo si tratta (tra l’altro si notava l’assenza anche del segretario provinciale del Pd), bensi di una assenza tutta politica visto la scomparsa di ogni rappresentanza del Pd (a parte i ruoli istituzionali o di singoli iscritti).
Altra e più ardua questione è quella della trave che ci lacera l’occhio. Anch’io voterò convinto Igor Komel, e con lui la lista di Sinistra e Libertà, per poter da lì ripartire assieme a Rifondazione/Pdci a cui auguro di raggiungere il “quorum”. Sarà difficile, forse impossibile? E’ nello stato delle cose, che nè tu nè io abbiamo determinato, e allora consentimi una ripetuta citazione dal vecchio Marx: “Hic Rhodus, hic salta”.
Anche perchè, se è vero che – come dici – “la religione ci insegna che per risorgere è necessario, ahimé, prima moririe”, noi siamo laici e legati all’immanenza. O no?
tuo affezionato Donald