Anno 2008, periodo gennaio-maggio, scoperti dalle Fiamme Gialle 32 evasori totali. Anno 2009, tra gennaio e maggio la Guardia di Finanza scopre 35 evasori totali. Sottratti al fisco 22 milioni di euro e Iva evasa per altri 2,5 milioni di euro. Un lavoro ben fatto, come segnala la stampa locale, in cui risultano “decisivi i servizi di vigilanza e i controlli quotidiani”.
Sono notizie che periodicamente si ripetono, così come si ripetono le notizie di lavoratori “in nero”, clandestini opportunamente celati all’ Inps, “irregolari” di nome e di fatto che lavorano a Gorizia e provincia contribuendo significativamente al Pil regionale e nazionale, grazie al buon cuore e alla disponibilità all’accoglienza dei “padroncini” che votano Lega. Ma mai – e proprio mai – che esca un nome, non dico della singola persona, ma anche solo della impresa colta con le mani nel vaso (enorme) della marmellata dell’evasione fiscale e contributiva. Gli evasori sono, quasi per definizione, sempre anonimi e devono restare sconosciuti alla pubblica opinione. L’esatto contrario di quello che succede, ad esempio, per il giovane sorpreso con qualche grammo di “erba” o per chi ha commesso un piccolo furto, regolarmente denunciato e altrettanto regolarmente individuato con nome e cognome sulle pagine dei giornali. Ma si sa, gli evasori – non solo quelli denunciati, ma anche quelli accertati dopo anni – devono restare rigorosamente anonimi.
Donald Lam
p.s. – L’evasione stimata in Italia ammonta a circa 250 miliardi di euro, per un mancato introito per le casse dello Stato, di 120/130 miliardi, ogni anno, si intende. Di quanto si potrebbe abbassare le aliquote se tutti pagassero? O almeno il 50%?
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