Qualche impressione “locale” nella notte. Tutto sommato gli equilibri a livello provinciale e comunale di Gorizia restano intatti, fatto che può far tirare un sospiro di sollievo al centro sinistra in relazione allo spoglio delle “amministrative”. In provincia si conferma una certa “tenuta” del Pd favorito dalla performance di Debora Serracchiani, una notevole crescita di un’Italia dei Valori che ha piazzato bene personaggi come De Magistris e Pressburger e un evidente indebolimento del Pdl. Va forte la Lega (e adesso il Pdl dovrà pagare pegno a livello nazionale e regionale) proseguendo una marcia iniziata nelle tornate precedenti. In città l’insieme delle forze che sostengono il sindaco Romoli non superano, anche se di molto poco, il 50%; il centro sinistra tutto sommato mantiene le posizioni, il Pd stenta ma cresce l’Italia dei Valori; nella (prevista) debacle nazionale della Sinistra divisa, i cui due partiti si sono ovunque equamente divisi la posta attestandosi intorno all’inutile 3%, emerge in controtendenza il lusinghiero risultato di Igor Komel: ha portato Sinistra e libertà oltre il 5%, aggiungendo il discreto risultato di Rifondazione Comunista la Sinistra goriziana ha raggiunto circa il 9% il che non è poco tenuto conto dei tempi che corrono. Igor non andrà al Parlamento europeo, ma sarà un punto di riferimento sicuro per il futuro del nostro territorio. Comunque, se questi dati che ormai hanno acquisito una certa consistenza saranno confermati, ci sarà molto da riflettere. E non solo in Italia, anzi, forse ancor di più in un’Europa la cui disaffezione al voto lascia spazio alle posizioni xenofobe, razziste e antidemocratiche…
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