Non ce ne voglia Nicola Comelli se postiamo delle dichiarazioni tratte da un suo come sempre ottimo articolo apparso sul Piccolo dello scorso 10.10.2008. Il protagonista è Antonio Devetag, nominato il giorno precedente nuovo presidente del Mittelfest.
Un Mittelfest che, ha già anticipato, toccherà anche Gorizia e che per la direzione artistica del dopo-Ovadia avrà una guida «plurale». «Sono soddisfatto e anche un po’ emozionato – dice Devetag -. Se ho ottenuto questo prestigioso incarico, oltre che per l’interessamento del presidente Tondo e dell’assessore regionale alla Cultura Molinaro, è grazie allo slancio che Romoli, da quando si è insediato alla guida del Comune, ha saputo imprimere a Gorizia. Abbiamo recuperato centralità rispetto al passato e la giunta è riuscita a promuovere eventi e appuntamenti culturali di rilievo che non sono passati inosservati sul panorama regionale e non». Devetag ha le idee chiare su come interpretare il suo nuovo incarico. «Dall’esecutivo Tondo è arrivato un segnale di discontinuità rispetto al passato. Quindi, il mio mandato sarà all’insegna del cambiamento – aggiunge -. In primo luogo mi adopererò perché una parte del Mittelfest venga ospitata a Gorizia. In fondo, siamo la più mitteleuropea delle città della regione, anche se, naturalmente, va rispettato e valorizzato quanto fino a ora è stato fatto a Cividale.»
Fin qua l’articolo di Comelli e da qui in poi l’arduo interrogativo: saranno realizzate queste promesse? Andate a vedere il sito http://www.mittelfest.org/ dopo il 24 giugno e lo saprete. Anzi, già che ci siete andateci prima così – prima che venga sostituito – potrete far memoria del Calendario dell’anno precedente, l’ultimo di Moni Ovadia…
andando a guardare nel sito non si capisce molto. Si parlerà, tanto per cambiare, della caduta del muro e di non meglio specificate "nuove tendenze". Posso dire? Mi sa che sarà la solita manfrina dei cattivi comunisti che conculcano la libertà d'espressione che adesso con la "democrazia" che c'è nei paesi dell'est si espande pienamente. Allora andiamoli a vedere questi paesi dell'est e rendiamoci conto della situazione de visu. Nessuno rimpiange il passato, ma non si potrebbe qualche volta smettere di fare propaganda e parlare con serietà dei problemi, molto seri, politici ed economici, che si sono aperti all'est? Così, giusto per non dimenticare che abbiamo la testa.
Per chi non ce la fa ad aspettare fino al 24 giugno la risposta all'arduo interrogativo sotteso a questo post è contenuta nella pagina di Gorizia del Messaggero Veneto di oggi, sabato 20 giugno. meditate genti, meditate…