Il Blog del Forum Gorizia
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Ma cosa c'era da festeggiare?
È facile andare nell'archivio del Piccolo e leggere che:
nel febbraio 2007 gli alloggi di via Gallina dovevano essere finiti dicembre 2007;
a dicembre 2007 Grion promettava la consegna a maggio 2008;
a luglio 2008 la consegna a dicembre 2008;
a giugno 2009 come abbiamo visto addirittura sui TG regionali, amministratori di centrosinistra e di centrodestra possono allegramente festeggiare assieme.
La consegna degli alloggi di via Gallina? No, quella non viene fatta anzi è prorogata a non si sa a quando.
Ma allora ATER, Comune e Regione che cosa festeggiavavano?
ma non c'è solo questo, si sa che possono intervenire difficoltà di ogni tipo durante l'esecuzione dei lavori …. quello che non si capisce CHI si festeggiava ieri, visto che la consegna non si farà ancora, la presenza di personaggi pubblici contrastava con le foto scarse di … persone normali. C'è qualcuno che doveva comparire sui giornali in questo momento?
Per quel che riguarda la vendita degli alloggi, ci sarà stato il solito lapsus … non può essere che così, come sarebbe possibile vendere 189 alloggi (pur piccoli, vecchi, mal messi) quando con gli stessi soldi si comprerebbero 5 nuovi? certo forse pensano invece di costruirli o di ristrutturare qualche edificio comperato a tale scopo, e allora magari gli alloggi realizzati potrebbero essere di più.
La liquidazione del patrimonio di edilizia economica e popolare si è avviato già a metà degli anni novanta. Con la scusa che il ricavato sarebbe servito per fare nuove case, si sono venduti gli alloggi a prezzi irrisori. Il risultato è stato catastrofico: pochissime case nuove (siamo gli ultimi in Europa), gli IACP non sono stati risanati e il patrimonio pubblico è stato frammentato provocando inenarrabili difficoltà di gestione dei servizi, delle utenze, delle manutenzioni. Ma è nel 1998 con la legge Bassanini (governo centrosinistra) che lo Stato si libera definitivamente della politica abitativa attribuendola alle Regioni. L'anno dopo la Regione (di centrodestra) trasforma gli IACP in Azienda. E l'Azienda fa l'azienda: accellera la privatizzazione, aumenta gli affitti degli alloggi, cerca di esternalizzare il più possibile.. Negli anni 2000 (governo regionale Illj) non viene fatto nulla per cambiare la situazione. E chi tace acconsente.
Oggi poi davvero si esagera, tanto che non si capisce più a cosa serva questa ATER.
La legge regionale che le istituisce attribuisce formalmente alle ATER questi compiti:
1. fare politiche ed azioni per abbassare gli affitti.
E invece fanno una politica opposta. Infatti negli ultimi 15 anni il prezzo degli affitti è aumentato a dismisura, tanto ma tanto di più di quanto sono aumentati i salari.
2. fare nuove case economiche e popolari.
E invece le compera, direttamente dalle imprese che per loro natura non le fanno certo economiche e men che meno popolari.
3. conservare il proprio patrimonio, pubblico, ristrutturarlo e darlo in affitto ad un buon prezzo.
E invece oggi 189 alloggi sono messi in vendita. Magari all'asta, a chi non è inquilino, a chi offre di più. Un bene pubblico trasformato in soldi. Per fare altre case? Macchè, vendendo 189 alloggi, l'ATER potrà comperarne sul mercato 5!
Ma che razza di affare è? 189 – 5 = 184 alloggi in meno in affitto!!!
184 famiglie che dovranno rivolgersi al mercato privato, ai costi che la politica delle Ater ha contribuito a far diventare altissimi.
Insomma fra svendite di patrimonio pubblico, acquisti ad alti costi, abbandono di una vera politica per la casa, il danno minore è proprio questa inaugurazione, la cerimonia, il rinfresco, questa auto-celebrazione. Fatta per nascondere il proprio fallimento.
Tutto vero quello che scrivono gli anonimi tre amici che hanno voluto fin qui commentare la notizia. Resta però una domanda inevasa: a parte il presidente Grion ed il manager De Martino, ma gli altri del Consiglio di Amministrazione non hanno nulla da osservare? Il candido Nogherotto con la sua antica e collaudata esperienza amministrativa? Il rifondarolo Incarnato, che incarna le rivendicazioni del proletariato? L'ambientalista Corrado Altran, verde appassito? E il forzista Lazzari, quello che all'interno del CdA rappresenta l'opposizione di centrodestra, perchè non si oppone, appunto?
Misteri della piccola italia bipolare!
Dario Ledri
Anch'io sono daccordo con quanto sostenuto negli altri commenti. Su una cosa non sono daccordo con la compagnia dei transalpini: quello dell'ATER non è un fallimento è un autodistruzione.
Un azienda privata fallisce, l'ater azienda pubblica continuerà a sopravvire perchè finanziata con i nostri soldi pubblici.
E' vero. Quella dell'ATER è un autodistruzione. Sono daccordo anche il presidente dell'ATER Grion, il sindaco del Comune Romoli e l'assessore della Regione Lenna!
Negli articoli comparsi sui quotidiani, i tre si lamentano e accusano – tutti e tre – la burocrazia che “purtroppo ci mette lo zampino” ed è “una brutta bestia” e “rallenta le iniziative”.
Ma il Dizionario Hoepli definisce burocrazia la “organizzazione statale nella quale lo svolgimento dell'attività è affidata a enti che agiscono nel rispetto dei regolamenti secondo criteri di razionalità, imparzialità, impersonalità”. Il termine burocrazia si riferisce dunque al "potere degli uffici": gli uffici dell'ATER, del Comune, della Regione, quelli che fanno le leggi, le norme e i regolamenti. E tutte queste cose assieme sono l'organizzazione chiamata burocrazia.
Allora quando ATER, Comune, Regione parlano male della burocrazia parlano male di loro stessi: sono loro che mettono lo zampino, sono loro che sono una brutta bestia, sono loro che rallentano le iniziative, sono loro che ammettono la loro autodistruzione.