Il Blog del Forum Gorizia
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Segnalo l'indecenza del parcheggio Baiamonti, dove, da quando è finita la manifestazione dei cavalli, continuano a campeggiare delle merde grosse così (scusate il francesismo ma rende l'idea).
So di non essere fine. Ma è mai possibile che un ente organizzatore non pensi ai dettagli fino in fondo? Non è una cosa da poco!
Da quando è terminata la manifestazione nessun mezzo è venuto a ripulire la piazza. Lo sterco continua a rimanere lì e chi raggiunge la piazza per il parcheggio si ritrova a dover slalomare tra questi "ricordini". Prima di posare il piede fuori dall'auto è bene che dia un'occhiata attenta.
Il piazzale Baiamonti è uno dei pochi parcheggi liberi del centro città. Provate a raggiungerlo di mattina e vi renderete conto di quanti goriziani vadano lì per un parcheggio gratuito.
Eppure è uno dei più squallidi. Sempre rifiuti abbandonati, aiuole degradate (ricordo mesi fa addirittura due carcasse di pollo lasciate lì ad essere consumate dalle mosche) ed ora lo sterco dei cavalli.
Decoro della città… sì…
Il problema della segnaletica goriziana potrebbe essere oggetto di una tesi di laurea su "Come non si indica una direzione…" Molti cartelli stradali sono posizionati in modo tale che:
1. non vengano percepiti visivamente (troppo alti o bassi o seminascosti);
2. non danno la continuità di direzione (da via duca d'Aosta – proveniendo dalla stazione – la direzione per TS porta in via Ristori);
3. sono obsoleti (vedi segnale sosta regolamentata con disco orario in via Brass.
Oppure non indicano, neppure nei pressi del confine di Stato la città di Nova Gorica (cosa che esiste in Slovenia) e/o almeno la Slovenia.
Per non parlare dei semafori con luminosità scadente (esistono quelli a LED che consumano di meno e durano di più).
In altre parole, chi predispone la collocazione della segnaletica dovrebbe mettersi nei panni di chi non conosce la città e le direzioni…
La segnaletica stradale è compito specifico della Polizia Municipale che rientra nella responsabilità diretta del Vicesindaco Fabio Gentile. E allora: hai voglia!
Per il resto il degrado quotidiano è sotto l'occhio opaco di tutti i goriziani, quelli che si indignano per la tenda di Elsa e che per tutto il resto chiudono orecchi, bocca, naso, udito e vista.
donald lam
Da qualche parte su questo blog c'è gia un piccolo elenco (soprattutto degli edifici) dei degradi in città. In attesa di compilarne uno completo (sarà davvero un'impresa difficoltosa) ecco un altro esempio. Che ne pensate dell' “arredo” esterno del caffè sotto la sede del PICCOLO, stile post- esotico, con le botti in legno deteriorato, decori orrendi, paraventi andati a male, la paglia sul tetto del gabbiotto bibite (paglia ora rimossa o volata via), le sedie rovesciate a gambe all'insù sui tavoli, le corde, le catene, i naylon, i lucchetti con i quali viene legato assieme tutto questo ben d'Iddio nei giorni di chiusura…
Per dir la verità oggi il tetto del gabbiotto bibite, persa quella sincera, elegante, decorosa e un anche po' mitteleuropea paglia originale, lascia vedere un materiale farinoso giallognolo tutt'altro che naturale (chissà se nocivo?).
Questo strano materiale si rompe giorno dopo giorno, degrada e sfarina allegramente sulle teste dei poveri avventori… compresi i redattori del PICCOLO che così peoccupati dal degrado della tendina della signora dei giardini non si accorgono di ciò.