Ieri sera il Consiglio Comunale di Gorizia ha discusso la petizione proposta dall’associazione Trasparenza e Libertà intorno all’istituzione di un registro per il testamento biologico da conservare presso l’anagrafe del Comune. Date le ordinarie lungaggini che caratterizzano questa consiliatura, dovute in gran parte a una conduzione poco precisa dei lavori, non si è arrivati neppure alla fine del dibattito, interrotto a mezzanotte meno cinque con l’auspicio di ritrovarsi il prossimo lunedì intorno a una mozione riassuntiva. Tuttavia una volta tanto il “corpo” del confronto è stato abbastanza interessante, anche se si è riscontrata una certa difficoltà – soprattutto da parte dei rarissimi esponenti della maggioranza che hanno preso la parola – nel saper distinguere i diversi piani (etico, culturale, religioso, politico, sociale, medico scientifico…) della questione. Alla fine quasi tutti gli intervenuti hanno espresso da diversi punti di vista sostanziale accordo nei confronti di una legge parlamentare sul cosiddetto testamento biologico, mentre sul merito della petizione (se istituire o meno il “registro” a Gorizia) si è ritrovata la solita compattezza monoblocco del gruppo Pdl-Udc-Fiamma. Sul “no”, ovviamente.
Cosa ne pensate?
penso che la posizione del forum sia stata chiara: appoggio al testamento biologico, come si fa in molti comuni d'Italia, in difesa del diritto di ciascuno a decidere della sua vita. Brutta invece per me l'impressione generale: dibattito chiuso in steccati politici, perchè la gente del centro destra ha paura di scontentare il capo, spesso luoghi comuni e toni accesi a sproposito. Il sindaco che si dimentica di andare ai dibattiti, non risponde, fa spallucce o la faccia di Povia.Gentile che afferma di vedere la signora a spasso con due accompagnatori e ben vestita! Gossip, faciloneria, improntitudine. Capacità di gestire l'assemblea sotto zero. Insomma uno sconforto che dà l'idea che il "romolismo gentile" sia alla fine la vera anima della città.
Penso che non c'è assolutamente nulla da aspettarsi dal blocco PdL-Udc-Fiamma. Fin tanto che si blatera a livello general generico della opportunità di avere o meno la possibilità di un cosiddetto testamento biologico, le convergenze anche si trovano. Quando invece si entra nel merito della questione, le convergenze, anche le più convinte, saltano di fronte al diktat del padre-padrone (pardon, papi) amorevolmente sostenuto dalle ministre in tubino nero, dalle Binetti di turno e dall'Udc per sbaglio all'opposizione. Da noi tutto queso è incarnato dal "romolismo gentile" (come ha argutamente rilevato l'anonimo che mi ha preceduto). E allora si vada fino in fondo: il Forum faccia la sua battaglia per la formalizzazione del testamento biologico. Spetterà al blocco PdL-Udc-Fiamma opporsi e negare ai goriziani una conquista di civilità
Dario Ledri