E così, è stata smantellata la tenda della signora dei Giardini e il parco è tornato all’ordine e alla normalità. Che dire? Solo un po’ di cronaca e qualche immagine. Alle 15 è arrivato il camioncino del Comune, subito ripartito a causa di un acquazzone, momentaneo rinvio dell’intervento. Poi – presente un ampio schieramento di vigili e forze dell’ordine, assessore al welfare e assistenti sociali, giornalisti di tutte le testate locali, politici goriziani tutti appartenenti all’area Forum – è stata notificata l’ordinanza e si è proceduto a una lunga operazione di sgombero. Elsa ha collaborato aprendo la tenda e insaccando mestamente le proprie povere masserizie; i vigili e soprattutto gli operai del Comune si sono prodigati per renderle meno amaro possibile il “trasloco”; l’avvocato accorso al termine del procedimento ha contribuito a una soluzione provvisoria che ha portato la signora “per un mese” in un alloggio d’emergenza gestito dalla Comunità Arcobaleno in attesa di scelte più stabili e definitive. Comunque sia, questa notte Elsa dormirà sotto un tetto e non sarà su una panchina esposta alle intemperie. Con buona pace dei buoni catto-goriziani che abbassavano il finestrino della macchina e gridavano “era ora che il sindaco si svegliasse e che la donna fosse privata della sua orribile tenda”… e che così sentendo i tuoni delle tempeste estive potranno dormire tranquilli.
Ho letto la cronaca sul giornale. Non ho potuto essere presente ieri per improrogabili impegni di lavoro, ma forse è stato meglio vedere le cose dall'esterno. Ho due sentimenti nel mio vecchio cuore. Uno di stima e, come dire, ammirazione per Andrea Bellavite: senza la sua costanza, capacità di intessere le relazioni umane e di sintonizzarsi sulle esigenze degli altri, non so come la cosa si sarebbe risolta. Certo il Comune, che di fatto ha delegato la soluzione del problema, senza la comunità e la persona di AB, avrebbe fatto la solita magra figura. L'altro pensiero va ala caporedattore del piccolo, il quale non ha fatto altro che scagliarsi contro la donna per tutte queste settimane,accostando la sua storia alla merda di cani e cavalli e dicendo che Elsa poteva andare a dormire in piazza Monfalcone con altri stanieri.Sarà contento adesso, che IL PROBLEMA DELLA CITTA' si è risolto, vedremo quale altro obiettivo sarà scovato dalla sua acuta, super partes, pietosa penna. Anna Di Gianantonio
Mi associo a quanto detto da Anna. Credo che l'opera di mediazione e convincimento di Andrea sia stata assolutamente determinante. Ciò a significare che il problema non era, e non è mai stato di ordine pubblico, ma di asssistenza sociale, e in questo senso va dato atto anche all'assessora competente. Analogamente va ricordato l'accanimento con cui il caporedattore della redazione goriziana del "Il Piccolo" ha condotto la sua battaglia personale contro la strana cittadina Elsa. Davvero una battaglia degna di un miglior obiettivo, penso – ad esempio – a quei 22 goriziani, persone fisiche con tanto di nome e cognome, scoperti ad autocertificare limiti di reddito tali da consentire a loro – e non ad altri naturalmente bisognosi – di godere di riduzioni di tasse scolastiche, ticket, buoni-libro e quant'altro su un campione di 46: una media vicina al 50%. Oppure agli ultimi 32 evasori fiscali totali scoperti dalla GdF isontina nei primi cinque mesi dell'anno. Oppure al cratere di via Duca d'Aosta, scavato da anni e che da anni sottrae l'utilizzo del suolo pubblico a decine di pedoni ogni giorno.
Da ieri anche il Sindaco, ma sopprattuto il vicesindaco, potrà ribadire che in città di respira "aria nuova e frizzante", peccato che si apprestano ad aprire la piazza Vittoria ristrutturata e ridotta a "'na scarpa e un socolo" con l'ardito accostamento, davanti a Sant'Ignazio, di "pietra arenaria silicoclastica" e normalissimo asfalto. Ma di questo non s'ha da parlare.
Dario Ledri