Romoli dichiara “abbiamo fatto molto” e in un comunicato racconta tutti gli interventi effettuati in città per coprire buche, sfalciare l’erba e riasfaltare brani di marciapiede. Basta un breve tour in bicicletta nei luoghi indicati per capire: a parte qualche metro di asfalto sparso qua e là si tratta di falle macroscopiche coperte dalla brava squadra del Comune e del taglio di un po’ d’erba, neppure quella – assai evidente – che prospera fino a oggi nello scavo paralizzato davanti al Teatro Verdi. Inoltre i quotidiani proclamano che con 1 milione 800mila euro ci sarà una ristrutturazione generale di molte vie della città, con rifacimento e sostituzione della copertura di marciapiedi, asfaltatura di numerose strade importanti, adeguamento del tutto alle necessità dei diversamente abili… Insomma, come afferma il titolo dell’articolo “strade come biliardi con due milioni di euro”. Due giorni fa il vicesindaco Gentile dichiarava che per sistemare parte della segnaletica orizzontale occorrono almeno tre milioni di euro: imbiancare un centinaio tra strisce pedonali e segnali di stop – intervento richiesto da un consigliere del Forum segnalando le situazioni a rischio nei pochi punti nevralgici della città – costerebbe un milione di euro in più rispetto alla ristrutturazione generale di intere strade… Mah!
Siamo in un paese in cui chi è al potere può dire ciò che vuole, può condividere con i media linguaggi e obiettivi e contare sull'indifferenza dei cittadini.
Gli annunci e le smentite del Capo frainteso con servono più. Si è passati ad un altra fase in cui chi comanda la spara grossa, piccola o media e comunque lo spot funziona. Gli amministratori – senza troppi distinguo fra destra e sinistra – possono anche negare l'evidenza che tanto nessuno più verifica nulla, che tanto il giorno dopo tutti si saranno dimenticati di quel fatto. Della trasparenza si può fare a meno, la legalità è un opzional e quel che conta è solo apparire. La realtà dei dati è sostituita dalla finzione al punto che più che una presa in giro sta diventando una vera strategia, una induzione all'indifferenza di massa. Che purtroppo funziona e affossa partecipazione e democrazia.
Ben detto!
dielle