E’ mattina, già si sentono notizie relative ai blocchi autostradali: i “geni” della viabilità attendono il raggiungimento dei 10 km di coda per chiudere il Passante di Mestre mentre da Redipuglia al Lisert si viaggia già alla media di 3 – 5 km/h.
Vada per il Passante e la paralisi del traffico nella zona di Mestre – chi si è messo in viaggio per turismo sapeva a cosa andava incontro e chi viaggia per necessità è abituato alle carenze della rete – ma perché costringere tutti gli automobilisti a un’ulteriore sofferenza quando si potrebbe benissimo aprire i caselli del Lisert senza pretendere il pagamento di una tratta percorsa per oltre 100 chilomentri a passo d’uomo?
Forse Autovie Venete perderebbe l’occasione per rimpinguare le casse? Soltanto risparmiando sulle bottiglie d’acqua copiosamente distribuite dalla Protezione Civile ai malcapitati si raggiungerebbe forse la stessa cifra… Senza contare l’immensa spesa di centinaia di migliaia di motori accesi e soprattutto l’ulteriore ondata di pazzesco inquinamento che si sta riversando sul Carso, intorno all’assurdo casello di Monfalcone Est.
Per favore, aprite le porte del casello, prima che sia troppo tardi…
nelle ultime settimane ho attraversato diverse volte il confine slovenia croazia sulla via del mare istriano.
Non ci sono file; polizia e dogana sloveni e croati fanno defluire tranquillamente e velocemente il traffico.
Il problema è proprio quello segnalato nel post: il concessionario privato del Lisert non vuol perdere un centesimo.
Come per tante altre cose lo stato ma mollato la concessione ad un privato che fa solo ed esclusivamente i propri interessi. Il concessionario doveva fare già dagli anni 80 la terza corsia e non l'ha fatta, i guard rail più sicuri e niente. I colli di bottiglia sono la conseguenza di uno Stato che non sa e vuole gestire con mano pubblica le questioni del traffico e della circolazione.