E’ già sui quotidiani odierni, ma vale la pena conservarne memoria: tanto più che questa vicenda dimostra che un’opposizione incisiva, unita e costruttiva “si può fare”.
Sono tre le considerazioni immediate, quasi scontate, che emergono dalla scandalosa vicenda della mancata presentazione dell’istanza di erogazione del contributo alla camera di commercio da parte della giunta Romoli-Gentile. Soldi, ricordiamo, già assegnati al capoluogo e non richiesti in tempo dall’assessore al commercio o, forse, dall’assessore alla cultura. Soldi per iniziative a sostegno del turismo e del commercio. Risorse a noi destinate per rivitalizzare il centro in particolare in questo periodo di crisi. E di caos cantieri. Altro che cartelloni spot a sostegno del commercio, che suonano ora come un’autentica beffa, come quelli fatti affiggere da Romoli e Gentile. Nel merito rimane da stabilire quale dei due assessori, Gentile o Devetag, debba assumersi la responsabilità del mancato contributo. Fermo restando che, dei due, ad avere la maggiore colpa è di chi siede sia in camera di commercio che in giunta comunale.
Prima questione. Se un assessore dorme, e fa perdere al Comune 68.000 euro, quell’assessore deve dimettersi. Se non ha la dignità di farlo, deve intervenire il sindaco. Su questo, naturalmente, anche l’opposizione assumerà le proprie iniziative presentando, se dovessimo arrivare a tanto, una mozione di sfiducia in consiglio.
Seconda questione. Il danno causato al Comune, per una minore entrata corrispondente al contributo a noi destinato dal Fondo Gorizia ma non riscosso a causa della “dormita” dei due assessori. Gentile restituisca alla comunità lo stipendio percepito, per non far nulla o meglio per far solo danni, in questi due anni passati in giunta. Restituisca al Comune l’intera somma di 68.000 euro. Siccome non lo farà autonomamente, alcuni cittadini stanno già hanno intenzione di promuovere una petizione in tal senso. Essi hanno tutto il nostro sostegno. Serve un’azione civica, un sussulto di dignità da parte dei cittadini contro un giunta che non si è dimostrata all’altezza.
Ma più in generale, tutta la faccenda va fatta oggetto di una commissione d’inchiesta in seno al consiglio comunale a cui, ricordiamo, spetta la funzione di controllo politico-amministrativo. L’importante, oltre che accertare le responsabilità specifiche, è evitare che casi analoghi come questo si possano ripetere in futuro. Faremo le nostre proposte in termini di procedure e controlli interni. Deve esserci più trasparenza nei procedimenti del comune. Così, anche grazie al controllo attivo e propositivo dell’opposizione, si potranno certamente evitare casi analoghi. In questi due anni, purtroppo, le informazioni dagli uffici sono state sempre lacunose.
I capigruppo di opposizione in Consiglio Comunale di Gorizia
Ben venga, dunque, una iniziativa comune dell'opposizione a difesa degli interessi della comunità cittadina dai guasti provocati da questa amministrazione di inetti. Qui non sono in discussione le grandi opzioni ma la normale buona gestione amministrativa di una normalissima e ordinaria questione burocratica: la richiesta nei tempi previsti di un finanziamento a sostegno di commercio e turismo.
La prima, pronta e irresponsabile giustificazione – nel miglior stile dello scarico dalle responsabilità è stata: "è colpa di un addetto comunale che si è dimenticato di presentare la domanda". Giustificazione ridicola e assurda perchè a questi sedicenti amministratori non viene nemmeno in mente che se un ufficio non funziona o se la catena di comando presenta delle falle, la responsabilità prima e la loro!. No, per costoro conta esclusivamento lo "scaricabarile". La richiesta non è stata fatta? E' colpa dell'impiegato. I lavori non proseguono? E' colpa della ditta! I lavori si interrompono per mesi e mesi? Un destino cinico e baro ci perseguita! Manca il numero legale in Consiglio Comunale perchè due consiglierei di maggioranza sono andati a mangiare la pizza (anzi un trancio, come hanno avuto la faccia tosta di precisare!) E' colpa della minoranza rissosoa e irresposabile che ha chiesto la verifica del numero legale. E via enumerando.
L'opposizione riparta, dunque, da lì, incalzando questa amministrazione su ogni questione appena rilevante. Si prepara anche così l'alternativa al centrodestra e, in ogni caso, se saggiamente perseguita e unitariamente condotta, aiuta a costruire un'ipotesi di alternativa per la scadenza del 2012.
dielle