10 morti e 25 feriti. E’ il tragico bilancio dell’ennesimo attentato che ha insanguinato le strade dell’Afghanistan. Un mesto pensiero a tutti i caduti, tra i quali anche sei soldati italiani, e la solidarietà alle loro famiglie.
Sono passati otto anni dall’inizio della guerra scatenata dalla coalizione internazionale nel martoriatissimo Paese asiatico all’indomani dell’11 settembre: non ha raggiunto alcun obiettivo di quelli propagandati per giustificarla e la popolazione soffre indicibilmente.
Frattini dice “non bisogna lasciare l’Afghanistan”; può anche aver ragione, ma qualcuno prima o poi dirà quale è il vero motivo di questo stillicidio di attentati, bombardamenti indiscriminati, distruzioni reiterate? Dopo otto anni non si può certo dire che “l’ordine regna a Kabul”.
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