La decisione unanime di proporre il cambiamento dell’intitolazione dell’Auditorium è stata il risultato di un’azione politica esemplare che ha visto protagonista il Forum per Gorizia.
La Giunta proporrà alla Regione proprietaria dell’edificio che quello di via Roma si chiami d’ora in poi “Auditorium della Cultura Goriziana”, intendendo con tale qualificazione l’appartenenza di tutti coloro che vivono – autoctoni o più o meno recentemente immigrati – in un’area geopolitica internazionale, caratterizzata da sempre dalla pluralità delle lingue e delle culture. E’ un omaggio a una storia articolata e complessa che ha trovato il suo culmine nelle tragedie del Novecento e nelle attuali prospettive della nuova Europa. Il termine “Goriziano” non è escludente, ma includente tutti i popoli e le componenti nazionali rappresentate nel territorio intorno all’Isonzo che faceva parte dell’antico impero austro-ungarico: da Bovec a Nova Goriza fino a Postojna e Koper, da Gorizia a Cervignano fino ad Aquileia e Grado…
Il Consiglio Comunale ha inoltre votato all’unanimità anche la proposta di dedicare la sala principale dell’Auditorium alla figura di Celso Macor (1925-1998), il poeta che ha incarnato lo spirito di “comunione nella ricchezza della diversità” che caratterizza questa terra; ma anche il giornalista, l’alpinista, l’editorialista, il politico impegnato con tutte le sue forze nella realizzazione di un territorio veramente senza confini.
Il Forum è riuscito ieri sera ad aprire una nuova strada nelle relazioni tra maggioranza e minoranza consiliare, si spera che tutti – in primis l’Assessore al Parco culturale in questo caso molto collaborativo e la Commissione Cultura – decidano di percorrerla con entusiasmo e creatività.
Da Goriziano-Friulano, non sono d'accordo con questa scelta che pone Gorizia in antangonismo al Friuli. Non si può negare le evidenti radici friulane di Gorizia. Sarebbe andato bene "Auditorium Celso Macor" punto e basta.
Per quanto riguarda l'Impero Austroungarico, faccio notare che non è poi tanto antico, essendo sorto appena nel 1867.
Da Goriziano-Friulano non sono per nulla d'accordo con questa scelta che pone Gorizia in contrapposizione al Friuli. Poteva andare bene "Auditorum Celso Macor" o "Auditorium della Cultura Celso Macor".
Per quanto riguarda l'Impero Austroungarico, faccio notare che non è mica poi tanto antico: prima del 1867 non esisteva proprio.
da goriziano-triestino non sono d'accordo, da goriziano-sloveno non sono d'accordo, da goriziano-tedesco non sono d'accordo, da goriziano-carinziano non sono d'accordo, da goriziano-bisiacco non sono d'accordo, goriziano-veneto non sono d'accordo, da goriziano-della Goriska non sono d'accordo, da goriziano-della Gorenjska non sono d'accordo, da goriziano che pensa che tutte queste siano delle ricchezze per Gorizia sì, sono d'accordo.
Rispondo al precedente intervento.
I Goriziani Triestini, Tedeschi, Carinziani, Veneti non esistono: uno o è di Gorizia oppure delle altre località o regioni che hai citato.
I Goriziani Sloveni posseggono nel nostro comune 2 teatri. Ricordo che quando era chiuso il Verdi, in occasione di una rappresentazione in Italiano presso uno di questi due posti, il responsabile ci salutò in Sloveno (non lo sapeva l'Italiano?). Non si è mai fatto altrettanto con il Friulano all'Auditorium.
I Bisiacchi fanno parte della Provincia, non però del Comune di Gorizia. I Goriziani della Goriska sono rappresentati dai Goriziani Sloveni, quelli della Gorenjska non so di dove siano, ma suppongo Sloveni.
I Goriziani Friulani erano la componente maggioritaria della popolazione della città (secondo von Czoernig, che non era Friulano ma di origine Boema)
I Goriziani Italiani che tu ti sei dimenticato di citare sono rappresentati dal Teatro Verdi (ai tempi del Risorgimento Viva Verdi voleva dire Viva Vittorio Emanuele re d'Italia).
Ai tempi del terremoto si intitolò l'Auditorium così, come una scuola può essere intitolata per esempio a D'Annunzio, che con Gorizia non ha proprio nulla da dividere. Ora aver voluto sfrattare l'aggettivo friulana per sostituirlo con goriziana, rappresenta una mancanza di sensibilità verso la componente friulana della città. Se si vuole rendere omaggio ai Goriziani di Gorizia, bisognerebbe lavorare in altre direzioni: trovo per esempio fuori luogo che ci sia un monumento al Fante Italiano, quando la quasi totalità dei nostri concittadini ha combattuto dall'altra parte. Per non parlare poi delle Lapidi che commemorano la prima guerra mondiale (sopra il botteghino del teatro Verdi, in via 9 agosto ecc), provate a leggerle. Credo che alle prossime comunali voterò scheda bianca non trovandomi rappresentato da nessuno dei consiglieri comunali.
Spero tanto che la Provincia intervenga, visto che l'Auditorium non è frequentato solo da residenti nel comune, e che la Regione blocchi questa infelice proposta.
Il goriziano-friulano che alle prossime elezioni voterà scheda bianca perchè è stato proposto di cambiare il nome all'Auditorium fa bene a non votare. Il suo sarebbe un voto del tutto inutile!
Il non voto potrebbe essere interpretato come impossibilità di andare a votare. La scheda bianca
indica invece che l'elettore avrebbe desiderato votare, ma non ha voluto esprimere nessuna scelta.