Tutti in via Arcadi, domani mattina alle 10. I lavoratori della Carraro trasferiscono il presidio dalla poco visibile discesa di Straccis al centro cittadino, davanti alla sede dell’Associazione Industriali. E’ il momento della vicinanza, tutti sono invitati a partecipare alla manifestazione e a far sentire la propria solidarietà agli operai che si trovano in una condizione di grande incertezza e difficoltà.
L’esempio della Carraro è emblematico, non si può far finta di niente: nel momento in cui tante altre fabbriche chiudono o comunque utilizzano lo strumento della mobilità per salvaguardare soltanto gli interessi di pochi occorre fare quadrato intorno a chi rischia di perdere per sempre il proprio posto di lavoro.
La crisi ormai fa sentire con forza la propria voce e le assicurazioni degli esperti internazionali non possono certo consolare chi in questo momento vede davanti a sé soltanto l’oscurità. E’ tempo di ritrovare la forza di una lotta antica, di scendere in piazza perché possa essere garantito uno dei più elementari diritti della persona umana: occupazione, sicurezza sul lavoro, giusto salario. Perché ciò possa accadere è indispensabile che con gli operai ci siano anche i rappresentanti della società civile, le realtà sindacali e politiche, ma anche quelle culturali, sociali e religiose. Per una volta tutti uniti, senza se e senza ma, dalla parte dei lavoratori.
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