Sogni direte, in Austria sono ricchi e se lo possono permettere. D’improvviso però il Comune di Gorizia si ritrova un milioncino abbondante di euro, eredità del bistrattato Brancati, da usare per riqualificare il centro. Che sia la volta buona per sognare?
Macchè! Romoli stabilisce subito i paletti. Il Corso deve rimanere aperto alle macchine, a doppio senso di circolazione. Poi ci mettano pure due piste ciclabili, che fanno tanto “sindaco verde” anche se coi loro 300 metri di lunghezza non collegano un bel nulla, e ancora: fasce di rispetto, marciapiedi lastricati a nuovo e fermate del bus – il tutto nei 13-14 metri di larghezza di Corso Verdi.
Ai progettisti l’arduo compito di far quadrare il cerchio. Ci hanno provato, hanno tentato l’impossibile pur sapendo che, viste le premesse, qualsiasi soluzione avrebbe fatto acqua.
Ecco le principali falle evidenziate dal sottoscritto nell’inutile audizione in commissione consiliare lunedì, a (mis)fatto ormai compiuto, avendo la giunta già approvato il progetto.
1) Essendo la sede stradale ridotta di quasi un terzo rispetto adesso, dove si farà il carico/scarico delle merci per bar e negozi? Nessuno lo sa. Si ipotizzano periodiche chiusure al traffico in determinate fasce orarie. Resta da decidere se chiudere la strada (difficile: ci passa il bus) o i marciapiedi e le piste ciclabili.
2) Ad ogni sosta del bus tutto il traffico si fermerà dietro allo stesso. Idem i ciclisti, per consentire ai passeggeri di salire/scendere dal bus direttamente sulla ciclabile. Ricordate quando si giocava alle belle statuine? Tutti fermi inchiodati per 30 secondi e più. Poi, con lo sbuffo alla ripartenza del bus, la vita riprenderebbe a scorrere.
3) Rastrelliere per le bici? Nisba, non c’è spazio. I ciclisti vadano a parcheggiare altrove e poi tornino a piedi nei bar e negozi del Corso. E’evidente il benefico effetto sul rilancio del commercio!
4) I marciapiedi, già oggi insufficienti a contenere i pedoni nelle ore di punta delle “vasche”, saranno ulteriormente ridotti in larghezza. Facile prevedere che i pedoni si riverseranno sulle ciclabili, rendendole di fatto inutilizzabili.
Tralascio altre considerazioni sul collo di bottiglia alla confluenza da Corso Italia o sugli incolonnamenti ad ogni incrocio nel caso di svolte a sinistra. Ma, almeno quelle, forse una giunta così sbilanciata a destra, deciderà di proibirle.
Quanto sopra mi sembra basti e avanzi per dire che senza scelte coraggiose non si riqualifica un bel niente. Ormai persino molti commercianti ed esercenti chiedono la pedonalizzazione del Corso, ben consci del salto di qualità che farebbero le loro attività. Solo un sindaco pavido continua a resistere sulla sua antistorica barricata.
Così a Gorizia continueremo a sognare. Non solo l’Austria. Tempo fa ero a Prishtina: anche lì il corso centrale è pedonale, ornato da alberi, panchine, chioschi e tavolini. E invaso da una fiumana di gente.
Povera Gorizia, persino in Kossovo sono più avanti!
Marko Marinčič, cons. Comunale Forum per Gorizia
Dio mio, che pena…
ma ci vuole così tanto a far rifiorire questa bella città?
Io continuo ad amarla e tuttavia la vedo sempre più immobile e degradata.
Ci sono paesotti che sembrano progettati da grandi urbanisti e città – come Gorizia – che sembrano progettate dal geometra di paese…
Povera Gorizia!
Mozartstrasse ? ma va ! al massimo mozartscovasse ! Vedere lo schifo che è restato dopo "gusti di frontiera". E poi che c'entrano i volontari della Protezione Civile ? questa è pura inciviltà della gente e ridicolo dell'Amm. comunale.
I problemi di Gorizia iniziano dall'ultima rotonda messa in funzione (zona Villa S. Giusto), troppe inserzioni in uno spazio quasi inesistente.
I sensi unici per via duca d'Aosta e da c.so Italia sarebbero la soluzione, e da qui la creazione dell'area pedonale in centro.
E poi qualche sana camminata ai vecchi e ai giovani automobilisti farebbe solo che bene.
Per finire ricordo ancora che i ciclisti agli occhi degli amministratori locali sono degli INVISIBILI.
http://gorizia.bora.la/2009/10/05/ah-se-corso-verdi-fosse-mozartstrasse/