Ogni giorno la notizia di operai in cassa integrazione o in mobilità, di una fabbrica che chiude o che si vede ridotto l’organico. Anche Gorizia non fa eccezione e la crisi comincia a farsi sentire, eccome! Se poi si aggiunge lo stillicidio di esercizi commerciali con le serrande abbassate non certo aiutati dai mille cantieri aperti e mai rinchiusi e lo scarso slancio imprenditoriale che non suscita molto ottimismo per il futuro…
Beh, tutto questo non può essere aggiustato con un colpetto sulle spalle della gente o con una battuta scacciapensieri: è il momento di costruire progetti di grande respiro e di impegnarsi per realizzarli. Ci sono dei punti di partenza irrinunciabili: il primo è la collaborazione tra Slovenia e Italia, in particolare tra i soggetti che vivono di qua e di là del vecchio confine; il secondo è la sistemazione e valorizzazione turistica del sistema culturale che fa capo al goriziano, attraverso una collaborazione fattiva fra le popolazioni e le amministrazioni del territorio; il terzo è la tessitura di una rete di relazioni significative a livello regionale con un ruolo specifico e originale di una città che può essere una vera cerniera tra gli ambiti giuliano e friulano; il quarto è la riscoperta della vocazione centro europea di Gorizia non attraverso voli pindarici o paragoni iperbolici (piazza Vittoria – piazza di Spagna; Corsi Italia e Verdi – boulevards di Parigi!!!) ma con l’umile consapevolezza di vantare una storia millenaria complessa in grado di fornire un’autentica sintesi del Novecento europeo.
Fin dall’inizio l’amministrazione Romoli prometteva di riempire le buche delle strade ridimensionando le idealità brancatiane: a metà mandato le idealità sono state cancellate, la città non è mai stata così mal ridotta e i cittadini sono demoralizzati.
E’ difficile che per ritemprarsi basti la sfilata Mittelmoda, stasera fra i cantieri aperti di Piazza Vittoria…
E' vero, i cittadini sono demoralizzati e delusi e hannno perfettamente ragione.Quando si vede che un partito come la Lega ha in consiglio comunale un assessore e due consiglieri non avendo raggiunto neppure il 3% dei consensi, come si può avere fiducia in qualcosa? Quando nel 2009 si è ancora anti slavi, come si può sperare di cambiare? Quando, nel XXI secolo si partecipa alla messa organizzata dal Battaglione Mussolini e dalla Decima Mas e nessuno viene alla commemorazione della Battaglia di Gorizia, prima rivolta popolare contro l'occupazione nazista, cosa si vuole sperare da questa gente? adg