L’Auditorium è un luogo in cui “si fa” Cultura, ovviamente senza riserve e limiti. Il nome identifica chi propone e coordina la sua vitalità culturale aperta tendenzialmente a tutto il mondo: in questo senso l’identità prevalente non può essere quella “friulana” le cui radici sono evidenti nella storia di Gorizia come non potrebbe essere solo quella italiana (peraltro scansionata nelle persone residenti provenienti da tutte le regioni d’Italia) o solo quella slovena o quella tedesca, ebraica, croata o – perché no oggi? – senegalese, iraniana, cinese e quant’altro.
Con la dizione “Goriziana” si intende quella specifica e originale Cultura autenticamente europea e plurale che caratterizza una terra che va da Bovec a Postojna, da Nova Gorica a Koper, da Cormons a Aquileia e Grado. Ciò vuol dire che dal momento in cui la Regione accetterà la proposta, l’Auditorium della Cultura Goriziana identificherà un soggetto che propone cultura collocato in un territorio ampio, dove si parlano lingue diverse e si confrontano diversi valori culturali e concezioni del mondo, ciascuna delle quali concorre a costruire la cosiddetta “gorizianità”.
L’Auditorium apparterrà così al cittadino residente di Gorizia quanto a quello di Cormons, ma anche di Nova Gorica o di Kobarid: la specificazione “goriziano” lungi dal restringere la cultura in un orizzonte campanilistico e strapaesano aiuta a riscoprire una storia più che millenaria e apre nuove prospettive planetarie.
Per questo l’intitolazione dell’Auditorium a Celso Macor avrebbe immediatamente sgombrato il campo da equivoci: nessuno come il poeta di Lucinico ha saputo infatti cantare la bellezza, la drammaticità e il fascino di un lembo d’Europa così fortemente caratterizzato dalla pluralità e dalla reciprocità fra le culture. Il Consiglio Comunale ha deciso di dedicargli non l’intero Auditorium, ma la sala principale: va bene anche così, il significato è più sfumato ma non per questo meno evidente.
Ho risposto più ampiamente dall'altro articolo. Non risulta che l'auditorium fosse utilizzato per fare attività culturali prettamentemente Friulane.
L'intestazione, ripeto era stata decisa ai tempi del terremoto, per rendere omaggio al Friuli, che oltretutto non è un'altra regione, ma la nostra o per lo meno la mia regione. Trovo fuori luogo che sia un consiglio comunale a decidere questo cambiamento su un fabbricato che non è utilizzato solo dal comune. Spero vivamente che la Regione non approvi.
quando il Comune dopo i valichi venderà a privati anche l'Auditorium noi ci chiederemo ancora se è meglio chiamarlo goriziano o friulano?
Sarebbe curioso chiedere a quelli di Postojna o Koper/Capodistria (così si chiama ufficialmente questa località) se si sentono goriziani.
Non trovo citato il Monfalconese, nè Latisana, Precenicco, Castelnuovo del Friuli, Rosazzo, ecc. che hanno avuto storia in comune con Gorizia.
Sono proprio curioso di vedere cosa migliorerà nella programmazione delle attività culturali dell'Auditorium e cosa avrebbe impedito una serena operosità fino adesso, visto che l'assessore comunale alla cultura su un quotidiano di oggi accennava a una fantomatica arroganza di noi Friulani.
sono perfettamente d accordo della nuova dicitura dell auditorium di Gorizia, il nome della propria identità non deve offendere nessuno cari Signori !!!!lo sbaglio dell intitolazione " friulano " non riguarda ora ma in quel lontano periodo dove il POTERE non goriziano impose quel marchio. A GORIZIA per chi non lo sapesse siamo e ci sentiamo goriziani e basta !
Si dà però il caso che l'auditorium non serva solo i cittadini di Gorizia Centro ma per lo meno anche quelli della provincia. Non sono perciò d'accordo con la nuova dicitura.