Non è per ora dato di sapere ufficialmente chi erano gli altri sei concorrenti che non hanno superato la fase preliminare, pubblica è invece la “sconfitta” di una personalità artistica di primo piano come quella di Mario Brandolin. Fatto sta che il nuovo Direttore Artistico del Teatro Verdi succede a se stesso ed è Walter Mramor.
Nulla da eccepire, tutti sanno che si tratta di una scelta ben motivata dall’esperienza e dalla bravura dell’artista goriziano; i motivi di perplessità sono tecnici e riguardano propriamente il bando indetto dal Comune.
In esso non si richiede ai candidati neppure una bozza di programma, per cui la scelta della Commissione (composta da professionisti esperti di stagioni teatrali?) non poteva essere basata sui contenuti ma soltanto sui titoli esibiti e su un a quel punto decisivo colloquio; mancava la condizione dell'”esclusività nella Direzione artistica”, per evitare “auto-concorrenze” in bacini d’utenza peraltro abbastanza ristretti come la Provincia di Gorizia; lo stipendio proposto è evidentemente incompatibile con la necessità urgente di una figura in grado di coordinare le tante attività teatrali che si svolgono in oltre una decina di teatri limitrofi (a Gorizia, a Nova Gorica, a Monfalcone, Cormons e Gradisca…).
Il Teatro Verdi ha dunque un ottimo Direttore Artistico, che dovrà “competere” con se stesso Direttore Artistico a Gradisca d’Isonzo e Direttore del Teatro di Cormons; è stato e probabilmente continuerà a essere anche Direttore Artistico del Mittelfest. L’auspicio è che l’indiscussa competenza di Mramor consenta comunque la valorizzazione della pluralità di tutte le voci e le posizioni nell’ambito teatrale goriziano.
sarebbe interessante un parere di Mario Brandolin sui criteri della commissione e sulle competenze della stessa a decidere.