Bersani è il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico, tantissimi sono stati i votanti. Auguri a lui e congratulazioni a tutto il Pd che ha ottenuto una prova di fiducia superiore alle aspettative! A livello regionale c’è stato più equilibrio del previsto e la Serracchiani (anche in città a Gorizia) non ha ottenuto il plebiscito che forse i suoi supporter si attendevano. Adesso si tratta, a tutti i livelli, di capire quali saranno i veri nodi strategici e soprattutto i punti programmatici di un Partito Democratico che concretamente finora non ha saputo esprimere neppure un’opposizione efficace a livello parlamentare.
Anche a Gorizia c’è una certa attesa: per esempio, a livello di Consiglio Comunale, prevarrà una linea su un’altra, ci sarà un percorso unitario o si continuerà a procedere in ordine sparso? Quali saranno gli interlocutori reali per la costruzione di un’alternativa sostenibile all’attuale giunta di centro destra? E’ già tempo di riflettere su progetti e programmi per il futuro della città e di un territorio internazionale che deve essere “pensato” su tavoli internazionali: terminato il tempo dei chiarimenti e delle scelte di cartello, sarà possibile avviare – “uniti nel rispetto e nella valorizzazione della diversità di ciascuno” – un cammino che possa avere a tema il bene di tutti i cittadini? Ricordando che l’unità delle forze politiche non è un fine da perseguire in sé stesso: se esiste un progetto condiviso ben vengano primarie e cartelli strategici; ma se non ci si mette daccordo su priorità e obiettivi da raggiungere, si è già visto che proposte omologanti finalizzate soltanto al rovesciamento di chi sta al potere hanno finito per rafforzare proprio chi si voleva destituire…
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