Grande testimonianza quella di ieri sera all’Auditorium. Beppino Englaro ha presentato in prima nazionale il suo ultimo libro ripercorrendo le tappe del percorso che ha portato alla sentenza della Cassazione e ad autorizzare la sospensione dei trattamenti medici di alimentazione e idratazione della figlia Eluana. Si è trattato del racconto di una vicenda familiare coinvolgente e commovente, non ci si può che fermare pieni di rispetto e di ammirazione per questo padre – visibilmente provato – che con tutta la tenacia resa possibile dall’amore è riuscito a ottenere ciò che la figlia, nei tempi felici in cui stava bene, aveva dichiarato di desiderare.
La riflessione si è incentrata anche su questioni di ampio respiro democratico, andando a investire il diritto costituzionale, la necessità del consenso informato per le cure mediche, il ruolo dell’informazione e della politica: la competenza dell’intervistatrice Renata Kodilja ha consentito di confinare le argomentazioni nell’ambito del caso concreto, senza per questo impedire di scorgere altre vie di approfondimento da seguire in ambiti diversi rispetto a quello così drammaticamente e intensamente personale.
Nel dialogo con il numeroso pubblico hanno fatto la loro comparsa – ma al di fuori di qualsiasi accento polemico e meno che meno “di parte” – le eterne domande riguardanti il mistero della vita e della morte, la relazione fra scienza e fede, tra scienza e politica, i fondamenti dell’etica, il rapporto tra etica, morale e diritto. Tematiche talmente complesse da rimanere ai margini del racconto di una famiglia unita che si è trovata ad affrontare un vero calvario, purtroppo condiviso con migliaia e migliaia di altre persone in Italia che vivono la medesima battaglia – magari rispondendo in modo diverso al problema, decidendo di mantenere in vita fin quando possibile un loro caro, quasi sempre nella solitudine e nel sostanziale disinteresse delle istituzioni.
L’ottima iniziativa è stata organizzata nell’ambito del “Libro delle 18.03”, rassegna di incontri con l’autore promossa da APT, Corso di laurea in scienze della Comunicazione dell’Università di Udine a Gorizia, con la collaborazione dell’editrice La Caravella, della libreria Ubik e di Radio Gorizia 1, degli Uffici Stampa del Comune e della Provincia. Effettivamente presenti e molto attivi i numerosi studenti degli specifici corsi di laurea, non è vero che mancavano gli altri cittadini: insieme a un ampio pubblico interessato e partecipe c’erano anche vari rappresentanti autorevoli del mondo politico e culturale goriziano, molti di più dei due soli citati dal cronista dell’articolo ad hoc sul Piccolo di oggi…
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