Con negli occhi e nel cuore le immagini e le parole – anche quelle scritte dal Sindaco Romoli sulla tradizione culturale di Gorizia – della presentazione del libro “Intorno a Gorizia” di Dario Stasi ci si sveglia dai sogni quando si legge che è imminente l’intitolazione “ai caduti di Nassirya” delle vie Velodromo e Magazzini. Ovvero, due degli ormai pochissimi toponimi tradizionali goriziani sopravissuti alle cancellazioni fasciste e alle sostituzioni del Novecento, cancellati con un colpo di spugna. Un appello: salviamo il nome delle vie Velodromo e Magazzini!
Intanto, con la scusa del'intestazione del nuovo nome, stanno asfaltando via Velodromo. Dovrebbero cambiare nome al tratto di via Duca d'Aosta di fronte alla trattoria da Majda che ha urgente bisogno di essere asfaltato e che è senz'altro più trafficato.
Concordo sul fatto di mantenere i toponimi tradizionali.
Pochi sanno che al posto del deposito dell'APT e del relativo enorme piazzale inutilizzato che potrebbe risolvere egregiamente il problema dei parcheggi per chi va a prendere il treno, c'era una volta appunto un velodromo.