Bella gita dentro Gorizia quella organizzata oggi pomeriggio da Isonzo Soča. Hanno partecipato circa 150 persone, che si sono incontrate davanti alla porta Leopoldina, molto ben illustrata da Diego Kuzmin. Dopo l’introduzione del direttore Dario Stasi, Maurizio Bolteri ha guidato il folto gruppo di visitatori lungo i bellissimi e per lo più sconosciuti sentieri nel bosco che si inerpicano fin sotto le mura del Castello. La ripida discesa per via Franconia ha consentito la visione di altri luoghi caratteristici della memoria cittadina, ulteriormente rafforzata dall’attraversamento del valico del Rafut. Un pensiero pieno di speranza alla realizzazione del museo del Novecento nelle due ex casermette di confine ed è iniziata la salita verso il santuario della Castagnavizza: approfondita spiegazione di un Padre del Convento e vista mozzafiato su Gorizia e Nova Gorica, una conferma che ormai è giunto il tempo di camminare insieme, uniti nella valorizzazione delle evidenti diversità culturali, urbanistiche e politiche. Il gruppo è poi rientrato in Italia attraversando altre zone storiche e approfondendo i toponimi antichi sopravvissuti alle cancellazioni pre e post belliche. Ottima esperienza, da ripetere.
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