Da cosa può essere caratterizzata oggi una politica “di sinistra”, a livello nazionale e locale?
Da un attento discernimento e scelta di priorità che peraltro possono essere dettate anche dalle più importanti “carte” del Novecento: il primato della persona umana, soggetto di diritti e di doveri sulla base della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo; il lavoro, che secondo la Costituzione italiana è il fondamento su cui si edifica la Repubblica e che invece in questo momento è al primo posto dell’agenda delle questioni sociali da affrontare; l’impegno planetario per vincere la lotta contro la fame, le malattie endemiche, l’analfabetismo e l’estrema miseria; la cultura internazionalista, che riconosce la libertà, l’uguaglianza e la dignità di ogni persona, da qualunque continente provenga, qualunque lingua parli, qualsiasi religione o qualsiasi forma di ateismo professi; il ripudio della guerra, la scelta della nonviolenza attiva e il ripensamento di uno strumento di arbitrariato realmente rappresentativo delle esigenze di tutti, unico strumento possibile di risoluzione delle controversie interne a un Paese o fra le Nazioni; la salvaguardia dell’ambiente e un’urbanistica in grado di favorire la riappropriazione delle città da parte dei cittadini; l’attenzione ai soggetti più deboli attraverso un welfare corrispondente all’illuminata idea della cittadinanza terapeutica; il ridimensionamento della proprietà e dell’iniziativa privata, la ridefinizione del senso dello Stato solidale, cui è necessario attribuire un ruolo che non può in alcun modo continuare a essere derogato a qualsiasi peraltro lodevole forma di sussidiarietà.
Gorizia/Gorica e il suo territorio dal Triglav a Capodistria possono essere “il” luogo europeo per la sperimentazione di questi orientamenti? Senz’altro sì, se dopo il confine esteriore vengono abbattuti i muri interiori, anche quelli che dividono i gruppi politici e culturali del centro sinistra e della sinistra, ben più impegnati a salvare gli equilibri e le lobby interne che a costruire un’alternativa reale e credibile a una Destra sempre più arrogante e minacciosa.
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