Si resta basiti a leggere le dichiarazioni del presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario Enrico Agostinis. La sua prima preoccupazione è di chiarire che lui con la realizzazione del Conference Center non c’entra per nulla , è arrivato quando tutto era stato deciso, e pure realizzato. Invece di cogliere l’opportunità costituita dal poter gestire una struttura di assoluto livello e quindi di poter operare anche per il rilancio del ruolo della città, si premura subito di mettere le mani avanti: io non c’entro, l’ho solo ereditato. Circa poi il suo programma di utilizzo della struttura, ammette di non averne idea perchè “non ci sono convenzioni in atto”. Se ce ne fossero state forse avrebbe risposto che lui aveva ereditato pure quelle. Non gli viene in mente che forse è pure compito di un presidente attivarsi per individuare percorsi organizzativi atti a dare contenuto ad una struttura nuovissima ma assolutamente vuota di iniziative. Però, un’idea brillante lui ce l’ha: un utilizzo continuativo del Conference come Aula Magna dell’Università, visto la ristrettezza degli spazi disponibili. Davvero un’idea geniale, ma forse con molto meno si potevano utilizzare gli spazi dell’ex cinema Corso, per dire. No, va bene il Conference Center, costato, con gli arredi 4,3, milioni di euro. Poi però recupera: “Chiaramente la struttura verrà utilizzata anche per obiettivi più alti come iniziative di respiro internazionale”. Bontà sua ha scoperto la funzione originaria del Center, ma purtroppo non gli riesce di individuarne nemmeno una, di iniziative. Fortunatamente nel’articolo di spalla lo soccorre il Sindaco Romoli che in concreto ricorda che “a marzo ci sarà l’appuntamenteo prestigioso dell’International Desk che il ministero ha localizzato. E quello sarà il debutto vero per il Conference”.E pensare che Agostinis rappresenta il nuovo e di lui si parla come di un possibile candidato sindaco nel 2012.
Dario Ledri
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