Tanto tuonò che piovve.
Alla fine in Consiglio Comunale ha prevalso la volontà di affrontare uniti l’emergenza sanità: il documento proposto dal consigliere De Santis e sostenuto dal Forum per Gorizia è stato rielaborato da vari consiglieri, presentato in aula dal sindaco e approvato all’unanimità. Così il sindaco ha ricevuto un mandato ufficiale da parte dell’aula consiliare e il percorso di collaborazione con Monfalcone e gli altri centri della provincia esce rafforzato da un voto frutto di un dialogo vivace e democratico. E’ un piccolo ma buon risultato per la salvaguardia della sanità provinciale.
Nel corso del dibattito è emerso un evidente disagio nelle comunicazioni fra i diversi gruppi del centro sinistra: tutti vogliono l’unità ma ciascuno pretende di dettarne le condizioni. E’ l’espressione di normali diversità metodologiche e caratteriali oppure il segnale di una distanza più profonda fra posizioni politiche poco compatibili? Occorre rispondere con una certa urgenza a questa domanda, i cittadini chiedono unità strategica e nel contempo chiarezza progettuale. Possibilmente impegnandosi tutti a recuperare anche un clima di dialogo amichevole e costruttivo…
Mi sembra che come forum le posizioni siano state giuste e premiate. Avremmo, secondo il pd e secondo romoli, dovuto aderire ad un documento fatto dai due sindaci. Peccato che nessuno ha detto cosa tale documento avrebbe contenuto. Possiamo dare fiducia a scatola chiusa o l'unità ha bisogno che si fissino per lo meno alcune linee giuda. Incomprensibile è stato per me la posizione del pd: sembra quasi che tutto ciò che proviene dal Forum vada male, che noi si debba sapere le cose all'ultimo minuto (accordo Romoli Pizzolito) e si debba sempre dire di sì, altrimenti non siamo per l'unità. Vorrei chiarire che spirito unitario non significa spirito di subordinazione, che mi pare che i cervelli del Forum funzionino a dovere e dunque debbano essere tenuti in considerazione. Alla fine, scusate l'immodestia, ma questa mozione che fissa alcuni paletti ai sindaci è tutto merito nostro, altrimenti ci sarebbe stato solo "l'accordo tra i due sindaci" di cui nessuno nell'aula sapeva i contenuti. adg
Nelle due ultime righe del precedente commento sta la differenza tra l'accordo e l'inciucio.
E noi siamo per la differenza. Elementare, Watson!
Se Romoli riuscisse a superare le sfide enormi che si trova davanti (ma ora su mandato del Consiglio Comunale di Gorizia, ed è quindi più forte di quanto prevedeva l’accordo PD -PDL), ovvero:
1. creare l'unità all'interno della conferenza dei sindaci,
2. ottenere una unità (tutt'altro che scontata) tra i primari e i dirigenti sanitari di basso ed alto isontino
3. riuscire a produrre un progetto serio, realistico e responsabile e, quindi
4. far ragionare la regione ed ottenere una nuova forma di autonomia per la sanità isontina
ne avrebbe un notevole ritorno di immagine.
Sarebbe un effetto collaterale da accettare di buon grado.
Il bene del tutto – la sanità isontina in questo caso – viene prima di quello di una parte.
Ciò non toglie che – è storia – lo stesso Romoli è tra i grandi padri remoti di tutto questo pasticcio
Bernardo De Santis