Si è svolto venerdì sera presso il KB Center l’atteso dibattito pubblico organizzato dal SKGZ di Gorizia con il sindaco Ettore Romoli. Il presidente Semolič e i numerosi intervenuti hanno invitato il primo cittadino a confrontarsi sui temi che maggiormente interessano la città, dagli sviluppi futuri alla collaborazione con la Slovenia, dalle prospettive urbanistiche al ruolo del capoluogo nella provincia, dagli interminabili lavori pubblici alle opportunità per i giovani.
Romoli ha presentato la sua visione di “città futura” dichiarando che oggi Gorizia è migliore di due anni e mezzo fa, “non soltanto per merito della mia amministrazione, ma anche per una serie di fortunate circostanze”; ha sfoggiato il suo consueto ottimismo relativamente alle azioni future, in particolare dettagliando maggiormente i primi passi del GECT (Gruppo europeo di collaborazione territoriale) con Nova Gorica e Šempeter; ha fatto il punto relativamente al crollo dei muri esterni ed interni, dichiarando che “la città non può avere un futuro se non nella collaborazione con i comuni che la circondano”; riguardo ai giovani ha puntualizzato che il compito di un’amministrazione non è quello di “educare” le nuove generazioni, ma di offrire a esse opportunità imprenditoriali e produttive per consentire a chi lo desidera di rimanere in zona e non incamminarsi verso altri lidi.
Almeno per ciò che concerne la prima parte dell’incontro l’impressione è che Romoli abbia aggiunto all’iniziale realismo da “presidente di condominio” (l’espressione è sua e risale ai tempi della campagna elettorale) un’inattesa vena di idealità internazionale e di – almeno dichiarata – volontà di collaborazione; e che la sua abilità di politico di lungo corso stia emergendo anche attraverso una finora forse sottovalutata vena di umana simpatia. Che poi alle parole corrispondano o seguano i fatti questo è tutto da verificare; è vero anche che la tradizionale squisita e delicata ospitalità slovena ha giustamente scelto la via di un dialogo dai toni amichevoli, senza calcare la mano su temi molto caldi (vedi sanità e molto altro)…
Comunque sia, suona comunque un campanello che invita al risveglio il centro sinistra e la sinistra goriziani: non si può più vivere di sola opposizione, con un sindaco capace di fiutare con intelligenza le opportunità aperte dai nuovi scenari geopolitici occorre un grande salto di qualità culturale e di concretezza politica.
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