“Siamo fortemente preoccupati per il fallimento del vertice della Fao e per quello, annunciato, della Conferenza dell’Onu sul clima”, dichiara Lucio Babolin, presidente del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA). “Le ragioni di preoccupazione sono almeno due”, nota Babolin. “La prima è la non volontà politica, o il completo disinteresse, manifestati dai Paesi più importanti rispetto a due questioni cruciali per il pianeta: la fame e l’ambiente. Due questioni che dovrebbero essere in cima all’agenda politica e che, invece, restano relegate tra i temi buoni per le dichiarazioni di principio. Anche il nostro Governo ha fatto la sua parte. In negativo. Il presidente del Consiglio Berlusconi ha fatto diversi richiami alla centralità della sicurezza alimentare, ma non ha confermato lo stanziamento di 450 milioni di dollari promessi dall’Italia.” “La seconda”, continua il presidente del CNCA, “riguarda la crisi del multilateralismo: è chiaro che i Governi non hanno intenzione di dare un ruolo forte all’Onu. In questo senso, appare particolarmente deludente la decisione degli Usa di accordarsi con la Cina, mettendo così nell’angolo l’Europa e segnando di fatto il fallimento del Vertice di Copenaghen.” “Noi chiediamo con forza al nostro Paese e ai Governi che hanno in mano le sorti del pianeta”, conclude Babolin, “un atto, urgente, di lungimiranza: senza una nuova cornice di rapporti internazionali, realmente multilaterali, non ci sarà futuro per il pianeta.”
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