La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche costituisce “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione degli alunni”. E’ quanto ha stabilito oggi la Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo nella sentenza su un ricorso presentato da una cittadina italiana.
Prevedibili le reazioni. In Italia ovviamente la Conferenza Episcopale definisce la decisione “irresponsabile”, mentre buona parte del Centro Destra insorge con a capo la ministro Gelmini che afferma “è un simbolo della nostra tradizione culturale, non di una religione”; il Centro Sinistra sembra come al solito un po’ imbarazzato.
Forse è ancora un sogno pensare a una Chiesa che applauda la sentenza riconoscendola in piena sintonia con l’esempio di colui che aveva contestato la tradizione del suo tempo per proclamare il vangelo dell’amore accogliente e incondizionato… e con la stessa Tradizione cristiana che ha permesso a malincuore l’ingresso del crocifisso nella propria simbolica solo poco prima della fine del Primo Millennio.
Tuttavia ci si potrebbe attendere una risposta – prima ancora logica che teologica – all’immediata domanda sul significato di un segno che connota specificamente il cattolicesimo in edifici pubblici che appartengono a uno Stato laico; il richiamo gelminiano alla “tradizione culturale” non è accettabile, è lo stesso asserito da qualsiasi altro integralismo religioso o ateo…
giustizia per giustizia i veli che le donne islamiche in italia utilizzano urtano i nostri gusti religiosi sociali perche e' un esibire cosa religiosa gistizia uguale anche per noi
i veli in testa alle donne islamiche sono legate alla religione vengono usati in luoghi pubblici e quindi disturbano i nostri pensieri religiosi quindi noi togliamo i nostri legnetti merdosi e voi ci fate vedere i capelli perche la vostra religione non dovete ostentarla in luoghi pubblici
Meditate gente e pace e bene a tutti
giustizia
io sono pronto se lo sato mi aiuta a denunciare il disturbo del velo che divide nettamente le religioni ci disturbano ma eravamo di pacifica convivenza voi invece ci insultate e pretendete di fare le moschee siete di mentalita troppo estremista e assolutamente bellicosa
cosa pensate che siamo stupidi? voi si e noi no roba da cucire il crocifisso su tutte le vesti italiane ma non vogliamo guerra via i veli dalle donne islamiche
giustizia per tutti e per quieto vivere convivenza via il velo ho fuori
hahaha chissa che capelli hanno siamo curiosi
dio esiste anche per noi e ci dice giustizia e pace uguale per tutti gli uomini di buona volonta'
quindi i luoghi pubblici sono strade posti di lavoro scuole e tutti i posti dove sta un italiano
il tribunaale che ha dato ragione era sotto minaccia o non ha pensato bene il VELO e' RELIGIONE ISLAMICA
nel corano e' previsto un velo in arabo higiab
(copertura)
ecco loro esibiscono e noi esibiamo crocifisso solo un cadaverino o pezzetti di legno merdoso
che rispetto che hanno e io sono disoccupato e loro inoltre mi rubano il lavoro passano davanti davanti senza fare file con gli assistenti sociali
arrivano si vestono come 2000 anni fa e comandano
io rispettero' solo le donne mussulmane senza velo da domani da subito fino a quando la legge non sia uguale per tutti
per tutti via croci via veli
furboni anche i nostri figli sono turbati dal vostro velo
io lavoro in un posto pubblico e ci sono donne mussulmane con il velo e da oggi mi turba moltissimo
chi semina vento…raccoglie tempesta
via i veli
Gli 8 commenti 8 che precedono meritano solo un sobrio commento mutuato dal linguaggio ministeriale: ma va' a morì ammazzato.
D'altronde: chi semina vento …….. raccoglie tempesta. E pure una badilata di merda!
Questi commenti rilevano una grande sofferenza che evidentemente coinvolge e contagia soprattutto chi è stritolato dalle conseguenze economiche e occupazionali della crisi economica.
Forse è proprio quello che vuole il Potere, spargere benzina e fomentare guerre di poveri. In realtà la questione religiosa in uno Stato laico deve essere ricondotta nell'ambito delle libertà individuali: nessuno può prevaricare l'altro; non essendo pensabile una presenza di simboli di tutte le religioni (e anche di tutte le concezioni del mondo) nei luoghi pubblici è bene che in essi non ce ne sia nessuno. La sentenza "europea" non impone di togliere i crocifissi dalle chiese cattoliche, bensì dalle scuole, dai tribunali e da tutti quei luoghi frequentati da persone che professano varie religioni o non professano alcuna religione. E infine, togliere al cattolicesimo la qualifica di religione garante della tradizione culturale dell'Occidente farebbe bene al cattolicesimo stesso che potrebbe così liberarsi da una serie di accuse che la storia rivolge a chi in nome del crocifisso ha compiuto alcuni fra i più terribili massacri che l'umanità ricordi…
Andrea Bellavite
" i crocefissi spaventano i bambini"… I burqa?Visto che l' Italia è uno Stato che accoglie gli immigrati credo che chi si stabilisce qui debba stare alle nostre regole, o meglio tradizioni.In Asia ad esempio, maggiormente colpita dalla religione musulmana se si presenta un cattolico esso deve privarsi di tutto ciò che rmandi alla sua religione di appartenenza…e in Italia
Ma i mussulmani nei loro paesi fanno tutto ciò???? Pensano che i loro metodi religiosi possano turbare i nostri pensieri?? O forse uccidono i cristiani e festeggiano bruciando i crocifissi???