Un quotidiano locale riporta oggi con molta evidenza la notizia del bilancio comunale del 15% più magro rispetto al preventivato. Ogni assessore spiega in che modo i “tagli” saranno ripartiti nei diversi capitoli. Interessante la lettura dei diversi interventi, vere e proprie sfide al gioco del “tanto fumo niente arrosto”. Alcuni prospettano progetti mirabolanti in evidente contrasto con gli annunci poco entusiasmanti di ciò che passa il convento; altri ridimensionano antiche promesse arrampicandosi sugli specchi ed esprimendosi in perfetto politichese. Particolarmente dolorose le affermazioni sulla Cultura il cui referente neppure nomina il Novecento e sostiene come manifestazione ammiraglia la sola “Gusti di frontiera”: ben poco per una città che insieme a Nova Gorica potrebbe essere uno dei centri culturali importanti del Centro Europa e che con “E’ Storia” ha dimostrato di poter costruire eventi ben più significativi e caratterizzanti.
non solo, ma per la cultura si rilancia il castello, che nel bilancio appena preso in esame ha incassato 10.000 euro in meno. Alal faccia del volano economico! Non una parola sul Museo del Novecento, della memoria, dell'utilizzo dei valichi.
Bello.
A Gorizia per cultura intendono "la magnata"…
E' Storia ridimensionata.
Ex Border e la festa della Cultura in evidente agonia (ne ha parlato già Princis).
Avevamo qualcosa di decente da valorizzare, si preferisce investire in luganighe e Schnitzel.
Complimenti! Proprio un bell'esempio.
Estoria è una delle più belle manifestazioni culturali della regione. Ne hanno parlato sempre i giornali a tiratura nazionale. Le luganighe invece si trovano in ogni sagra, oltre che al supermercato.