Se mai ci fosse bisogno di sbugiardare questo governo circa le false promesse sulla diminuzione delle tasse e sul fatto che il centrodestra “non mette le mani nelle tasche degli italiani”, la manovra prevista dalla legge Finanziaria toglie ogni dubbio: degli 8,8 miliardi previsti dalla manovra ben 3,1miliardi provengono dalle tasche dei lavoratori, perchè il Governo ha pensato bene di utilizzare le risorse accantonate presso l’Inps per il trattamento di fine rapporto dei lavoratori dipendenti. Cosa inaudita e che non ha riscontro nella pratica di governo, avvenuta senza alcun coinvolgimento delle organizzazioni dei lavoratori e che consentirà di far confluire tale somma in un “Fondo salvadanaio” a completa ed esclusiva disponibilità di Palazzo Chigi, senza riscontro alcuno del Parlamento. Insomma, Berlusconi – di fatto – potrà utilizzare a suo piacimento il contenuto del salvadanaio. L’altra sera a Ballarò, Luigi Angeletti, segretario generale della Uil, fatto non a torto accomodare tra gli esponenti del centrodestra, bofonchiava improbabili distinguo. Ma questo signore – si fa per dire – è lo stesso che nel 2002 in combutta con Pezzotta, allora segretario della Cisl, firmava con il centrodestra il “Patto per l’Italia”, dopo che i preparativi – concordati con l’allora vicepremier Fini – si erano svolti nella lavanderia di un albergo romano per sviare l’attenzione dei giornalisti. E’ lo stesso Angeletti che, questa volta con Bonanni, altro segretario Cisl, ha firmato il recento accordo sulle politiche contrattuali tese a svuotare di significato e contenuti il contratto nazionale di lavoro. E’ sempre lo stesso signore, si fa sempre solo per dire, che nei giorni precedenti la firma dell’accordo andava a pranzo, con Confindustria e il fido Bonanni, da Berlusconi a palazzo Grazioli e che, “beccato” dai cronisti all’uscita dalla porta secondaria, smentiva indignato chiamando in causa improbabili sosia.
Ma non è questo il punto, almeno non il solo. Il punto vero della questione è che il governo del piduista Berlusconi non solo mette le mani nelle tasche degli italiani e sfila il portafoglio ma addrittura si impossessa dei risparmi accumulati con una vita di lavoro, perchè questo è il Tfr: salario differito e accantonato, una tempo presso le aziende e ora presso l’Inps. Chissà come la prenderanno ora i tanti operai leghisti del nord e del nord-est, quelli che in massa hanno votato per il centrodestra: i loro soldi serviranno a finanziare, a discrezione, le più improduttive spese nel Sud, che si deve comunque tener buono, vista l’emergenza sociale e politica.
In altri paesi, vedi Gran Bretagna, contro la crisi si sono messe in campo politiche redistributive e di equità fiscale, nella fattispecie si è aumentata la tassazione – per altro già elevata – ai redditi superiori alle 150.000 sterline; in Italia no, anzichè ridurre la tassazione a pensionati e lavoratori si è tolta l’Ici sulla prima casa anche ai più abbienti e ora si utlizzano i risparmi dei lavoratori -magari in cassa integrazione – per coprire i buchi di bilancio.
Tutto ciò un tempo si chiamava “politica di classe”, dei più ricchi contro i più poveri, di chi più ha e meno paga contro coloro che sono i più esposti ai colpi della crisi; oggi, che la precarietà si è mutata, anche per il centrosinistra, in flessibilità e che le garanzie e i diritti hanno fatto spazio alle opportunità, oggi tutto questo è ricompreso sotto il nome di “finanza creativa”, che non si limita più alle “cartolarizzazioni” e ai progetti di vendita di isole e coste del Bel Paese, ma mette direttamente mano nelle tasche degli italiani più poveri. E speriamo che questa volta almeno se ne accorgano!
Donald Lam
non ci sono santi: c'è bisogno di una forza politica che ponga al centro la questione del lavoro e della democrazia. No, non sto pensando al pd…