Piene di umanità e importanti sono le considerazioni di Paolo Bevilacqua riportate sui quotidiani odierni: vera solidarietà a tutti coloro che in un modo o nell’altro hanno sofferto nell’ambito della triste vicenda del presunto stupro, garbata perplessità di fronte alla ridda dei commenti “del giorno dopo”, proposte concrete per il bene dei ragazzi e dei giovani, i piccoli grandi dimenticati della nostra città. La soluzione non sta nelle task force vagheggiate tardivamente dal sindaco o nei pur condivisibili sermoni che i celibi propinano a chi ha la responsabilità di educare i propri figli: è l’intera società goriziana che si deve interrogare su quali risposte offrire alla domanda di vita e di senso che le nuove generazioni rivolgono a un mondo adulto troppo spesso cinico, disincantato, ripetitivo, arroccato sulle proprie “indiscutibili” tradizioni. Domande mille volte ripetute, priorità disattese: quali spazi realmente formativi offre la nostra città a chi affronta il cammino della vita? Chi ascolta il grido dei giovani, chi è disposto a cedere la propria sovranità senescente per dare loro spazio decisionale in ambito politico, economico, culturale, religioso e quant’altro? Dove dei genitori trovano aiuto e sostegno nell’affrontare i problemi derivati dal misurarsi con chi generalmente ha infinite maggiori possibilità di conoscenza e di informazione grazie al facile accesso ai linguaggi e alle tecnologie della postmodernità? Con quali strumenti gli insegnanti – in particolare nelle scuole dell’infanzia e primarie – riescono a ripensare il loro ruolo in una società multiculturale dove i nuovi arrivati portano valori e prospettive per lo più ad essi sconosciuti? Più volte i gruppi consigliari Forum e Progetto Gorizia in Consiglio Comunale hanno richiesto “tavoli” di confronto – aimhé sempre inascoltati! – per far sì che le uniche azioni finora messe in campo, quelle repressive, possano essere sostituite o almeno accompagnate da quelle in grado di valorizzare l’immensa risorsa che sono i giovani per il presente e il futuro di ogni città.
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