Stanno per iniziare gli anni Dieci. Cosa attendersi dopo il primo scorcio del Terzo Millennio?
1. L’anno 2000 aveva portato con sé grandi speranze, in particolare gli “obiettivi del Millennio” con la road map verso il dimezzamento dell’estrema povertà nel mondo entro il 2015; obiettivi rafforzati dalla campagna giubilare per l’abolizione del debito ai paesi più in difficoltà. La situazione attuale sembra ancora peggiore e il nuovo decennio dovrà dare una definitiva risposta sulla possibilità di colmare almeno in parte l’abisso tra i paesi straricchi e quelli strapoveri.
2. L’attacco alle Twin Towers dell’11 settembre 2001 gelava le prospettive di una riconciliazione tra gli esseri umani dopo le stragi dei Balcani; a quell’attentato seguì un periodo ininterrotto di guerre e guerricciole che hanno provocato milioni di vittime e hanno distrutto gli auspici di un dialogo fra le culture e le religioni per il bene dell’umanità. Il secondo decenio dovrà definire se potrà instaurarsi una vera stagione di pace tenendo presente la profezia di padre Balducci che del XXI secolo diceva “o sarà quello della pace o non sarà…”
3. Le politiche sull’immigrazione in Italia hanno visto un progressivo inasprimento delle misure coercitive e punitive nei confronti di coloro che vengono per cercare lavoro o fuggire dalla guerra. Gradisca d’Isonzo ospita uno dei più grandi Centri di identificazione e espulsione. Il fenomeno migratorio con ogni probabilità crescerà e gli anni Dieci dovranno decretare se è giunto il tempo di circondare il mondo ricco con un muro ben più alto di quello di Berlino o se individuare autentici percorsi di integrazione, dialogo interculturale, rispetto delle diversità.
4. Il mese di giugno 2001 segna anche un passo drammatico per ciò che concerne la realizzazione di un “nuovo mondo possibile”. I moti di Genova durante il G8 vengono repressi nel sangue, con una serie di azioni antisommossa che hanno ricordato molto da vicino altri regimi e altre dittature. La primavera dei movimenti è stata di fatto cancellata e il nuovo Decennio dovrà sancire se la strada planetaria sarà quella di uno sviluppo equo, solidale e sostenibile o se gli egoismi di pochi porteranno tutti sull’orlo della catastrofe.
5. I nomi che circolavano nelle stanze alte della politica italiana nel 2000 (che erano più o meno gli stessi degli anni ’90) erano quelli di D’Alema, Berlusconi, Napolitano, Bossi, Fini, Bindi, ecc.; i nomi che circolano adesso sono più o meno gli stessi, con qualche più o meno lodevole eccezione. Gli anni Dieci dovranno cerrtamente portare alle riforme indispensabili per far procedere l’Italia verso tempi migliori: ma anche dovranno dire se tali riforme metteranno in discussione anche i principi fondamentali della Costituzione innescando derive autoritarie o se si limiteranno a uno svecchiamento dei meccanismi di sistema.
6. Gorizia, Nova Gorica e Sempeter nell’anno Duemila erano separate da una linea di frontiera che non esiste più: l’ingresso della Slovenia nell’Unione europea e lo smantellamente delle strutture di controllo ai confini sono il segno più positivo del primo decennio, e non soltanto a livello locale. il Decennio che si apre dirà se questi eventi storici saranno un’opportunità per il potenzialmente ritrovato territorio goriziano: un rilancio economico, produttivo, culturale, turistico oppure se l’occasione sarà seppellita da altri maxi e mini interessi condannando Gorizia ai margini della storia.
ab
Non penso che ci sia altro da aggiungere perchè quelli scritti qui sopra sono fatti DOCUMENTATI e non frutto di preconcetti verso la politica o altre istituzioni… quindi la soluzione sta nel popolo e della sua presa di coscienza di queste cose! Il poi… si vedrà! 😉