Mettiamo che uno capiti per caso a Gorizia in questi giorni e legga i giornali locali, in particolare le questioni relative alla sanità. Cosa potrebbe pensare? Che c’è un sindaco eroico che sta facendo di tutto per unire le amministrazioni locali e le forze politiche in modo da opporsi ai soprusi del piano sanità proposto dall’assessore e dalla giunta regionale.
Se l’occasionale visitatore conoscesse la situazione politica si domanderebbe: “come mai su un argomento così importante un’amministrazione comunale di centro destra combatte contro una giunta regionale di centro destra mentre al governo c’è un’amministrazione di centro destra?” E da esperto si attenderebbe da un momento all’altro dal sindaco o un chiaro respingimento dell’azione dei suoi stessi “compagni” di partito o un gesto clamoroso di dimissioni per protesta.
Il nostro viandante si interrogherebbe ancora: “come mai il partito democratico provinciale – in palese disaccordo con quello regionale e con qualche parte del frammentato pd goriziano – sostiene, sia pur con tanti se e tanti ma, il non respingimento di un piano sanitario che segna la fine dell’autonomia della sanità isontina?” A questa domanda non saprebbe bene cosa rispondere…
Se poi amasse la ricerca storica, il visitatore si chiederebbe se il così deciso primo cittadino sia lo stesso Ettore Romoli a suo tempo assessore regionale alle finanze, tra i principali responsabili della vendita e ristrutturazione del San Giovanni di Dio, operazione che ha segnato l’inizio di quella deriva che sembra essere arrivata ormai quasi al capolinea.
Alla risposta affermativa non potrebbe che esprimere qualche dubbio sull’improvviso protagonismo di alcuni e sulla reale efficacia – al di là delle parole rituali – della battaglia del centro destra isontino contro il centro destra regionale.
Rispondi