Qualche giorno addietro il TG3 regionale ha mandato in onda un servizio davvero poco lusinghiero sulla situazione dei lavori pubblici a Gorizia: da via Alviano, chiusa da mesi alla Galleria Bombi, chiusa da anni; dagli interminabili lavori in Piazza Vittoria, peraltro abbondantemente incompiuti, a quelli di piazza Sant’Antonio che dovevano essere conclusi entro la fine dell’estate 2009, parola di Sindaco (intervista del 2 agosto 2008), avendo anche cura di rilevare il giudizio di qualche esercente costretto a chiudere l’attività per il prolungarsi dei lavori. Ma visto che occorre infondere ottimismo, l’assessore Devetag – assessore al Parco Culturale, come gli piace definirsi – in una intervista ad un quotidiano locale ha definito Gorizia, ed in particolare in sul centro storico, come “un museo a cielo aperto”, forse immemore della reale situazione in cui versano zone cruciali del centro ed equivocando sulla parola museo. Al solito non poteva mancare l’attacco alla precedente giunta Brancati, rea di voler ridurre Gorizia ad una accozzaglia indistinta di borghi di periferia senza alcuna attenzione al centro storico che invece rinasce grazie “all’impegno del sindaco Romoli e (grazie) ad un progetto che è in assoluto il maggior progetto storico culturale degli ultimi decenni”. Forse, il nostro illustre assessore dimentica che il progetto di riqualificazione di piazza Vittoria risale alla giunta Valenti ed è proseguito con la giunta Brancati, mentre alla giunta Romoli è toccato in sorte solo la sua realizzazione con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, mentre nulla si sa di tempi e modi – e soprattutto di finanziamenti – per l’ascensore al Castello, realizzazione ripetutamente ribadita – nelle intenzioni – da Sindaco e Giunta, ma forse è meglio far dimenticare. Per quanto, invece, riguarda la riqualificazione e la realizzazione della zone pedonale tra Via Garibaldi, Mazzini e Monache, ancora una volta bisogna riandare alle scelte progettuali delle precedente giunta Brancati, ricadendo la sola realizzazione sotto la gestione della giunta Romoli: e si vedono i risultati. In via Garibaldi i lavori, iniziati nel marzo 2009, dovevano durare tre mesi e sono ancora in corso. Di rinvio in rinvio stiamo per completare un anno mentre sono già cinque le attività commerciali che hanno gettato la spugna. Davvero un bel cantiere, pardon, museo a cielo aperto, interamente ascrivibile all’amministrazione di centrodestra in carica.
Dario Ledri
bravo dario ciao da venezia
Da gorizia a venezia uniti nella lotta! Lotta, lotta , lotta non smetter di lottare …….