Certo che gli attuali governatori di centro destra, o secondo me più correttamente di destra, sono dei “maestri” nello stravolgere la realtà, nel piegarla ai propri voleri, nel raccontare fandonie con l’apparenza di verginei difensori del bene del popolo. Qui mi riferisco alle ultime esternazioni del sindaco di Trieste sul tram di Opicina e sui suoi costi. Utilizzando una tecnica ben collaudata dal suo mentore che di professione fa il pubblicitario e che, ahinoi, ci governa con i noti risultati prima sull’argomento fa dichiarazioni non ben chiare poi, dopo le giuste proteste, precisa che è stato mosso dal sacro fuoco di contenere i costi. A parte il piccolo particolare che i trasporti pubblici sono gestiti da aziende di proprietà delle rispettive Provincie (tranne Udine, se non ricordo male) dimostrando in tal modo la profonda cultura istituzionale di lor signori e che queste sono in pareggio o in leggero attivo ritengo che focalizzare gli interventi solo sull’aspetto finanziario e, in questo caso su un settore particolare, sia un errore: qui vanno messi in conto i risparmi di tempo, la fluidità del traffico, l’inquinamento, la comodità dei viaggi o quantomeno la loro frequenza e anche la capacità del personale di cui sono testimone. Non dimenticando il fattore storico, sociale (il tram è un patrimonio di ricordi e di identificazione, da questo punto di vista bene immateriale) e poi turistico. Il detto evangelico a noi cittadini assegna una trave nell’occhio, a questi di sicuro grattacieli.
Pino Ieusig
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