A risultati quasi definitivi è necessario rettificare la valutazione del precedente post: non ci possono essere dubbi, ha vinto il centro destra, conquistando anche il Piemonte e soprattutto il Lazio. Dal passo del Frejus alla Casa Rossa di Gorizia le regioni del Nord hanno virato a destra, o meglio hanno affidato il proprio immediato futuro alla Lega Nord; a sud a quella della Campania si accompagnano le performances del centro destra in Calabria e soprattutto in Lazio. Il risultato a favore del centro sinistra della circoscrizione di Roma città dove non era presente la lista Pdl dimostra che la Polverini non avrebbe avuto in ogni caso rivali.
Si prospettano tempi duri per chi crede nell’unità solidale del Paese e soprattutto per chi ha raggiunto la nostra terra nella speranza di trovare accoglienza e integrazione.
Al centro sinistra restano le regioni classiche (Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria), rimane la Basilicata dove il nuovo presidente è stato eletto con la più alta percentuale e soprattutto la Puglia dove Vendola ha ripetuto in tutt’altra situazione l’éxploit di cinque anni fa: allora era una perla in una giornata di gloria per il centro sinistra, questa volta è l’eccezione che conferma una grama regola. E che aggrava ulteriormente la situazione di un Pd sempre meno punto di riferimento per il popolo del centro sinistra.
Insomma, dopo le amministrative del 2007, le politiche del 2008 e le europee del 2009 non si vede la fine del tunnel: a questo punto forse i vari “esperti” protagonisti dei partiti del centro sinistra e della sinistra dovrebbero farsi davvero da parte e lasciare ad altri il compito di ricostruire un’alternativa al berlusconismo e al leghismo imperanti. Tanto, peggio di così non può andare e la conferma di Nichi Vendola in Puglia è una prova che – parafrasando la solita campagna elettorale di Obama – dove ci si inoltra su nuovi sentieri è veramente possibile unire le grandi idealità con la capacità di governare. E di governare bene!
Un po’ quello che sta dimostrando a Gorizia il Forum : )
Per dirla con l'indimenticabile (per certi versi) Indro, da questa tornata elettorale,si può ben capire che al Popolo italiano la pur breve vaccinazione non ha prodotto alcun effetto. Pazienza. Tempo al tempo. Se non ci coglierà il morbo nero forse matureremo gli anticorpi spontaneamente e diverremo più forti. Come per le pestilenze, ci vorranno molte vittime: i poveri gli emarginati, i migranti, quelli a basso reddito, i senza…niente ecc. Solo allora si aprirà,forse uno spiraglio e quelli che parevano profeti di sventura verranno presi in debita considerazione. Il Popolo allora dirà:- Ciò, te ga visto? I gaveva ragion lori; e adesso…?-.
Un paese che premia il figlio di Bossi, chiamato trota dal papà affettuoso e che non riesce a prendere la matura neppure come aveva fatto il padre con la benemerita scuola Radio Elettra? Ha ragione Mario Monicelli e più ancora Daniele Luttazzi: siamo alla fase tre. A buon intenditor poche parole.
Il risultato di Vendola è un segnale di trasformazione che dovrebbe essere raccolto.
Ma non credo proprio, come pensano in molti, che questa trasformazione possa avvenire impiantando un Vendola – a Gorizia ne abbiamo uno – nel corpo e nei programmi del PD.
PD e PDL sono ormai simili e pronti assieme o da soli a colpire legalità e democrazia, a devastare il territorio e far affari privatizzando e smantellando ovunque ci sia un bene comune che possa dar luogo a guadagni privati: dalle strutture pubbliche ai trasporti, dalla scuola alla sanità, dalla casa all'acqua.
Vendola o un altro verranno annientati se il centro sinistra non cambierà il modo di fare politica, se non proporrà gli ideali di una sinistra nuova e moderna, che raccolga la partecipazione che nasce dalla società, che difenda assieme lavoro e territorio, che si impegni nella ricerca della costruzione, sicuramente lunga e graduale, di un sistema economico sociale radicalmente diverso da quello odierno basato sullo sfruttamento e la mercificazione di donne, uomini e beni comuni.
O ad ogni sconfitta – come questa di oggi – ne seguirà un’altra ed un altra ancora.
SERGAS
Italiani, ennesima prova di un popolo di pecoroni! E si va avanti!