Intense le celebrazioni in onore dei patroni di Gorizia, i santi Ilario e Taziano. Già da dieci anni nell’occasione viene consegnato uno speciale premio a una personalità che ha onorato il nome della città. Quest’anno il prestigioso riconoscimento sarà consegnato il prossimo 16 marzo a Alessandro Marangoni, scelto da una giuria composta da rappresentanti della politica e della vita ecclesiale cittadina.
Marangoni, nato a Gorizia nel 1951, è attualmente Questore di Palermo, dove è arrivato dopo aver guidato le Questure di Gorizia e di Padova. Nella difficile situazione del capoluogo siciliano si è distinto per i risultati ottenuti in particolare contro la mafia, ma la sua opera è riconosciuta anche per la straordinaria umanità riversata in un lavoro indubbiamente delicato e complesso.
Anche la sua azione a Gorizia si è svolta in un periodo particolarmente movimentato, tra il 2002 e il 2005: il territorio era ogni giorno attraversato dal massimo numero di immigrati irregolari, si era ai primi passi del contestatissimo Centro di Permanenza Temporanea di Gradisca, la Slovenia entrava solennemente nell’Unione Europea aprendo nuove e inedite problematiche relative ai pattugliamenti di confine. Ebbene in tutto questo il Questore Marangoni aveva saputo unire esperienza con umanità, competenza con capacità di mettere al centro di ogni intervento la dignità della persona umana.
Il decimo premiato è successore di molti altri personaggi ben noti, dal grande pittore Muzic, primo premio “Ilario e Taziano”, allo scrittore e critico letterario Quirino Principe, dall’insigne studioso Vittorio Peri a Cecilia Seghizzi fino a tanti altri esponenti dei mondi della cultura, dello sport e della vita sociale.
La serata di festa sarà ulteriormente arricchita da un riconoscimento speciale consegnato a mons. Giuseppe Baldas, direttore del Centro Missionario diocesano, “per ringraziarlo – si legge nella nota ufficiale del Comitato – a nome di tutta la comunità per i 40 anni che ha dedicato, con discrezione e tanta umanità, alle missioni”.
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