Mettetevi nei panni di un automobilista che viene da fuori Gorizia e deve andare nel nuovo ospedale. I segnali che incontra sulla sua strada sono talmente pochi e mal collocati che molto difficilmente gli riuscirà di azzeccare la via giusta. Capita quasi ogni giorno di vedere un finestrino che si abbassa e sentire una voce smarrita che chiede: “ma dove ….. è l’ospedale?”
Oltre al disagio di una segnaletica pressoché inesistente c’è quello creato dalle fatidiche rotonde: arrivando dal ponte IX agosto un’indicazione c’è ma indica un percorso impraticabile, chi la segue si scontra con le barriere spartitraffico. Nessuna persona di buon senso immaginerebbe che per raggiungere il nosocomio occorra salire fin quasi alla stazione, ruotare 360 gradi e ridiscendere verso via Fatebenefratelli (meglio non pensare ai poveretti raccolti dalle ambulanze e sballottati di qua e di là con curve degne della salita del Pordoi!).
Insomma, oltre ai cartelli che oltre due anni dopo lo smantellamento ricordano ancora i “valichi” con sbarre di Salcano, Casa Rossa e Sant’Andrea; oltre alla mancanza di indicazioni per la vicina città di Nova Gorica; oltre ai semafori pendenti di via Ristori… c’è da segnalare l’assenza di suggerimenti per raggiungere l’ospedale. Ovviare a questa mancanza è una forma di rispetto dovuta a chi soffre.
Rispondi