La consigliera comunale professoressa Donatella Gironcoli de Steinbrun in questi giorni non ha scritto altro che la verità: ha riportato numeri e opinioni relative al Castello e alla stagione teatrale, ha evidenziato che il cartellone del Verdi è stato allestito in ritardo anche a causa di una maggioranza incapace di mantenere il numero legale in sedute importanti (e quella in questione non è stata la prima volta!) e ha riportato “paro paro” la risposta dell’assessore Devetag all’interrogazione Korsic sullo strano furto del Castello.
Per aver rilevato tutto ciò viene accusata dallo stesso Devetag di inserire “materia bruta” (noblesse oblige) nel ventilatore e accenderlo per spargerla in giro; e dall’ineffabile Donati “di far sentire la propria voce dopo tanto tempo” nonché di essere da sola la causa dell’interruzione della seduta incriminata. In effetti Donati è un’esperta di silenzi se in tre anni di consiglio comunale è intervenuta in aula si e no tre volte, il ritmo di convocazione della commissione che presiede. Quale commissione? Ah, già, quella della Cultura che per questa amministrazione non merita sicuramente più di un incontro all’anno.
Per quanto riguarda l’eventuale referendum giornalistico proposto dalla consigliera Gironcoli sembra inevitabile votare “no”: no a un assessore che non ha ancora presentato un progetto culturale per la città e al quale i numeri relativi a turismo castello e teatro danno torto; no a un assessore che ha troppi problemi con la propria (economicamente disastrosa) gestione del Mittelfest per potersi preoccupare della città; no a un assessore al parco culturale che ritiene il confronto democratico e il dialogo culturale “materia bruta inserita nel ventilatore”.
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Certo questi amministratori ci hanno abituato ad alcune cose: linguaggio da caserma, proposte al limite del Trattamento sanitario obbligatorio (TSO): si pensi a zotti che chiede la taglia su chi butta le scovazze per strada, autoritarismo privo di contenuti (riflettiamo su Valenti e al modo di gestire la truppa in consiglio comunale). Commissione cultura che non si convoca se non facciamo raccolta di firme.Proposte nostre fatte ed articolate, condivise anche da altri operatori, liquidate da Valenti con un "non ci interessa". I danni di questi personaggi saranno sanabili tra due anni o il declino di Gorizia è già segnato? Il ricambio della classe dirigente è il problema fondamentale della città. Non solo politici, ma tecnici, dirigenti, amministratori nuovi.
Voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla consigliera Donatella de Gironcoli che ha ricordato puntualmente tutte le insufficienze e le provate inefficienze dell'assessore Devetag. Ciò è bastato per scatenare la rabbiosa reazione dell'assessore del Partito dell'Amore e di una sua supporter. Circa poi l'uso del ventilatore e della poco nobile materia utlizzata risulta evidente la grande esperienza in materia dell'assessore che ne conosce così i bene il funzionamento, tanto da far supporre di essere incappato più volte in un mal funzionamento dello stesso strumento.
donald lam