Mentre lavoratori di ogni tipo (pubblici dipendenti, musicisti, ricercatori scientifici, magistrati, operai, insegnanti, giornalisti) si trovano a fare i conti con i tagli dissennati del governo, con riforme che servono solo ad eliminare il precariato o a limitare la possibilità di esprimersi e di giudicare, lo spettacolo della politica locale stringe il cuore. Gli esponenti della classe dirigente, invece di pensare ai cittadini, si rimpallano i tagli della politica: “taglia tu per primo, che a me viene da ridere”. Intanto a Gorizia i genitori della scuola “Fumagalli” raccolgono le firme per avere la loro prima, centinaia di precari in Provincia aspettano con il cuore in gola di sapere se lavoreranno il prossimo anno, i giovani e le donne in particolare del nostro territorio si rassegnano a non cercare nemmeno più un’ occupazione. Mentre questo succede il Consiglio Comunale di Gorizia non si convoca, i consiglieri non discutono, come se in città non ci fossero problemi! Il presidente del consiglio non si preoccupi delle paghe degli altri, convochi i consigli comunali e si adoperi per far funzionare le commissioni comunali! Il problema della politica infatti non è solo il suo costo, ma la sua reale efficacia, soprattutto in un momento come questo.
Anna Di Gianantonio
ecco una proposta concreta per rivitalizzare gorizia: ossola assessore alla cultura! Basta con ascensori, figuranti, manieri, fiabe, favole e magheggi. Ossola ha riempito i tendoni,la città ed i negozi, devetag ha un meno 17% di turismo,la crisi del Mittelfest, un'inerzia pressochè totale. Qualcuno, magari dei dissidenti disinteressati pdl, non potrebbe dirgli cortesemente di andare a casa?